Erano le 16,30 circa, quando - dalla fascia dunale, tra la pista ciclabile e l’Hotel Rio - si è levata un'alta colonna di fumo nero. E’ incendio !. Il caldissimo vento di Libeccio o Garbino - che oggi soffiava fortissimo - quando trova “la scintilla”, fa avanzare il fuoco ad una velocità spaventosa. Volevamo avvertire i Vigili del fuoco e/o i carabinieri ma, erano già arrivati chiamati sicuramente, da qualche bagnante di cui la zona in questi giorni è piena.
In un attimo si è formato il capannello dei curiosi, che ha dovuto retrocedere in fretta poiché, le fiamme crescevano in modo pauroso e, la loro direzione, è sempre imprevedibile.
L’autobotte dei Vigili del fuoco – per le sue dimensioni - non è riuscita a superare il bordo di una delle tante strette stradine che collegano la Statale 16 alla pista ciclabile e alla fascia dunale, si è dovuta dunque, fermare sul margine di essa. Per questo spazio turistico e ambientale di fauna e flora protetta, s’impone una riflessione sull’accessibilità del mezzi di soccorso. Un giovane vigile, aiutato dai carabinieri, è avanzato di corsa per almeno 200 mt con lo spegnifiamme tra la folta vegetazione per avvicinarsi al fuoco. Al momento, nulla sappiamo del tempo che è occorso per domare l’incendio, ma speriamo bene. Nel ringraziare questi guardiani coraggiosi dell’incolumità nostra e del territorio, che nessun stipendio compenserà mai a sufficienza, non possiamo non esprimere esecrazione e rabbia per.. i mozziconi di sigaretta “facili” che cadono a terra per..”sola forza di gravità” ?.
Siamo tra coloro, che credono che, il fenomeno degli incendi da autocombustione, sia fatto da una percentuale irrisoria
Ines Montanaro