Tempesta di vento e momenti di paura al Porto turistico 'Le Marinelle'

Sano e salvo il diportista avventuratosi in mare di buon mattino

Ines Montanaro
22/10/2014
Attualità
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Un 48enne di San Salvo G.C., ignorando l’allerta Meteo di oggi, si è avventurato in mare con il suo natante ormeggiato al porto turistico “Le Marinelle” e  le sue  canne da pesca all’alba. Erano appena le 8 del mattino, quando, l’occhio vigile e attento del giovane e  dinamico ormeggiatore Tiziano Lanza, ha notato un “vuoto” tra le barche all’attracco.  Egli ha immediatamente avvisato la Direzione della Società che,  per mezzo della signorina Selena Berardi  (che non lascia un secondo dalle mani la radio ricetrasmittente/VHF e non distoglie mai lo sguardo dal computer), ha allertato immediatamente  la Guardia costiera,  prontamente intervenuta con due suoi agenti.
Si è temuto per G.C., perché, con un altezza d’onda di 80 cm, un vento di 21 nodi e un mare Forza 7, c’era, in effetti, da trepidare per un uomo solo in mare e, a bordo di una piccola imbarcazione.

Il vento,  era talmente forte che faceva ondeggiare le auto in sosta, spargeva la sabbia nell’aria riducendo la visibilità e, sussultare  le barche ormeggiate. Le due guardie costiere,  avevano tolto il cappello perché il vento lo portava loro via in continuazione. Con una simile bufera, non è escluso che, questa mattina,  i loro interventi  siano stati diversi. Per il nostro G. – grazie a Dio – non vi è stato bisogno di nulla, perché, accortosi del pericolo,  è tornato indietro da solo!.
Vedere con i piedi a terra un uomo avventuratosi in mare in una situazione di  forte preoccupazione è..un immagine non solo umana, ma anche giornalisticamente parlando ..straordinaria. Egli, è arrivato nell’ufficio della segretaria con, nella mano sinistra due robuste canne da pesca e,  in quella destra, una bella e grande  immagine di San Nicola rivestita in plastica trasparente.

A domanda sul.. “perchè san Nicola ?”,  risponde: “lo porto sempre con me quando vado in mare”.  Al.. “per quale motivo non l’hai  lasciata sul natante ?”,  replica con una fede che gli illumina lo sguardo: “temevo che il vento me lo portasse via, gli voglio più bene della barca !”.
Ringraziando Dio, santi e, uomini e donne che si spendono per la sicurezza delle persone che sono  in mare e non,  tutti ci rallegriamo per l’avventura a lieto fine.

Foto: Ines Montanaro
 

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