«Non una semplice parata, ma un atto di riconoscenza per chi ha sacrificato la vita»

Questa mattina le celebrazioni del 4 novembre a San Salvo

Maria Napolitano
04/11/2014
Attualità
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Dopo il raduno in piazza Giovanni XXIII e il concerto della Banda Città di San Salvo, il corteo ha raggiunto la chiesa di San Giuseppe per la celebrazione religiosa. Molti i presenti (le autorità civili, una piccola porzione del mondo della scuola, gli Alpini, la Protezione civile, carabinieri in congedo, ex combattenti ecc.), ma non tanti in rapporto all’importanza di questo giorno e delle persone che hanno sacrificato la loro vita per l’Italia.

Una voce angelica e delle voci bianche hanno fatto da sfondo alla celebrazione religiosa. Alcuni ragazzi hanno letto preghiere sul 4 novembre. Una di loro ha ricordato la storia del giorno della fine della seconda guerra mondiale e le parole pronunciate da PaoloVI, il 4 ottobre 1965 davanti all'Onu «mai più la guerra».
Una presente ha raccontato ai suoi vicini di banco la storia del nonno che si era ritrovato, durante la guerra del '15-'18, di notte, nel buio più assoluto, con un fucile tra le braccia a intimare il «Chi va là» a un uomo che poi era suo fratello. Quanta la gioia di quell’incontro a migliaia di chilometri di distanza da casa e in quella circostanza così drammatica!

Alle 11 e 40 circa la manifestazione si è conclusa con la benedizione, deposizione della corona di alloro e alzabandiera presso il Monumento ai Caduti.

Un'anziana signora ha sentito a distanza la banda e ha chiesto a un passante il perché di quel suono; alla risposta «è il quattro novembre!» traspariva una piena consapevolezza di cosa significava questa festività. Quanti sono i bambini e i giovani che sanno che il 4 novembre è un giorno memorabile per l’Italia?

Alle 18:39 del 3 novembre 1918, il comandante d’Armata austro-ungarico, generale Weber von Webenau, sottoscriveva le clausole dell’armistizio impostegli dal Maresciallo Generale del Regno, Pietro Badoglio. Il 4 novembre 1918, presso la Villa Giusti di Padova, alle ore 12 veniva proclamato ufficialmente la fine della guerra, iniziata il 24 maggio 1915 e che aveva visti coinvolti italiani, britannici e francesi contro l’impero austro-ungarico. La valenza dell’armistizio sarebbe partita dalle 15:00 del 4 novembre. Il lasso di tempo (non esistevano i telefonini e internet!) si rendeva necessario per comunicare ai sottoposti la notizia della fine del conflitto.

In questa giornata si intende ricordare tutti coloro (anche giovanissimi) che hanno sacrificato il bene supremo della vita per un «ideale di Patria e di attaccamento al dovere». Fino al 1976 è stato un giorno festivo a tutti gli effetti, dal 1977 in poi, a causa di una riforma del calendario delle festività nazionali, tale festività è stata soppressa.

RIPRESE E MONTAGGIO DI MARCO SCIULLO

FOTO DI GIOMIX68

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