Strade e canali in abbandono nelle campagne sansalvesi

La mancanza di manutenzione e le intemperie rendono le strade impraticabili e i terreni a rischio di allagamenti

Antonia Schiavarelli
30/12/2014
Attualità
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Ci giunge notizia da un nostro lettore, il signor Carlo Vicoli, di una sua lettera rivolta al presidente del Consorzio di Bonifica Sud, di denuncia per lo stato di abbandono in cui versano i canali di raccolta delle acque e le strade interpoderali.
Ci siamo recati sul posto e percorrendo tutta la strada che porta a contrada Bufalara, abbiamo potuto constatare uno stato di abbandono superiore a quanto denunciato dal signor Vicoli.
Le strade interpoderali, sono disseminate da grandi buche, la cui profondità non è ravvisabile in quanto piene d’acqua, i canali di raccolta delle acque, sono invasi dalla vegetazione, non solo da arbusti o cespugli, ma in molti casi da alberi ad alto fusto, segno di una mancanza di manutenzione risalente a diversi anni. Il tutto non solo comporta forti disagi per gli agricoltori, che si recano a lavoro, ma rischi di allagamento dei terreni, in caso di forti piogge.

Il Consorzio di Bonifica, responsabile della manutenzione dei canali e delle strade interpoderali, è stato commissariato dalla regione, responsabile ad oggi è l’architetto Sandro Annibali dell’Aquila, che eredita una situazione economica alquanto critica, prodotta dalle passate gestioni e da fusioni che hanno portato nuovi debiti.

Alla presidenza del Consorzio dalla riforma del settore con la legge n.36 del 1996, viene nominato commissario Giuseppe Torricella, fino al 2001, dal 2001 al 2009 lo stesso Torricella guida il Consorzio per elezione degli organi collegiali. Gli succede nel 2010 Fabrizio Marchetti, fino all’agosto del 2013. Dal novembre del 2014 presiede l’ente il commissario nominato dal presidente regionale Luciano D’Alfonso, Sandro Annibali.

Nonostante i ripetuti appelli degli agricoltori, per lo stato delle strade e dei canali, le uniche risposte ad oggi pervenute come afferma Nicolino Torricella presidente dell'Eurortofrutticola del Trigno, fanno riferimento alla mancanza di fondi, che non riescono a coprire neanche gli stipendi dei dipendenti.
In un territorio, che vorrebbe fare perno sull’agricoltura per rilanciare la propria economia, mancano le infrastrutture basilari. Dai comunicati stampa giunti all’indomani dell’insediamento del nuovo commissario, tra le urgenze, si parla della diga di Chiauci e dell'adeguamento degli impianti irrigui in Val di Sangro, nessun riferimento alla manutenzione ordinaria, che è divenuta oramai, un problema straordinario.

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