Falso allarme, i treni ripartono

Un anno fa un simile episodio

redazione
07/01/2015
Attualità
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18.15 - Il treno Intercity per Lecce ha lasciato la stazione Porto di Vasto. Il traffico va verso la normalizzazione. 

18.10 - Anche questa volta si tratta molto probabilmente di un falso allarme. Le verifiche sono giunte alla conclusione e la ripartenza dei treni fermi dovrebbe essere imminente. Il traffico ferroviario tornerà così via via regolare.

17.51 - Nella stazione Porto di Vasto è fermo da ore anche un Intercity per Lecce. Da pochi minuti il gruppo comunale di Protezione Civile di Vasto sta distribuendo viveri e bottigliette d'acqua. È stato inoltre organizzato un servizio navetta.

17.30 - Dentro la galleria ci sono anche anche gli artificieri della Polizia.

16.55 - Mentre continuano le verifiche, sul posto è arrivato anche il sostituto procuratore Giancarlo Ciani.

16.25 - A Fossacesia si sta approntando un servizio di navette per chi è diretto verso Sud. Per ora non ci sono informazioni simili sulla stazione di Vasto-San Salvo.

16.20 - Gli agenti della Polizia e della Polfer stanno eseguendo verifiche lungo la ferrovia, all'interno della galleria e sul treno coadiuvati dal personale Rfi.

16.05 - In stazione è fermo l'Intercity Taranto-Bologna, 612, che sarebbe dovuto partire alle 14.26. I pendolari sono per lo più studenti universitari che tornano dopo nelle città del Nord dopo le vacanze natalizie.

16.00 - L'allarme è scattato alle 14.18. La segnalazione riguarderebbe - come un anno fa - la galleria tra Vasto-San Salvo e Porto di Vasto.

Linea ferroviaria interrotta sulla fascia Adriatica a seguito di un allarme bomba. È stata segnalata la presenza di un ordigno nella tratta compresa tra le stazioni di Fossacesia e Vasto-San Salvo.
Controlli sono in corso, da parte della Polfer e di altre autorità di pubblica sicurezza. Rallentamenti e disagi per i convogli regionali ed anche a lunga percorrenza.

Un altro allarme bomba, sullo stessa direttrice ferroviaria, fu registrato lo scorso anno, esattamente il 2 gennaio. La circolazione riprese solo dopo oltre 5 ore, appurando che la segnalazione della presenza di un ordigno si era rivelata infondata (leggi).

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