'Rimborsopoli d'Abruzzo', chiesta l'archiviazione per Argirò

Restano invariate le posizioni di Chiodi e Febbo

redazione
16/01/2015
Attualità
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Archiviazione per 15 dei 25 consiglieri regionali finiti l'anno scorso al centro della Rimborsopoli d'Abruzzo. A quasi un anno di distanza - era il 23 gennaio 2014 (leggi) - la procura cambia direzione chiedendo lo stralcio delle posizioni della maggior parte dei politici coinvolti
Al centro dell'inchiesta c'erano presunti rimborsi gonfiati per viaggi e soggiorni fuori regione (ad esempio in occasione del Vinitaly). Sotto la lente era finito quasi tutto l'allora consiglio regionale con i componenti dei diversi schieramenti. Nell'anno trascorso, gli accusati hanno esibito a propria difesa scontrini e ricevute; nella maggior parte si parlava di cifre irrisorie.

Tra gli indagati figurava anche il sansalvese Nichi Argirò, all'epoca presidente della commissione Sviluppo economico. In un'intervista a sansalvo.net rivelò che gli venivano contestate 200 euro dicendosi tranquillo. Nella stessa intervista (leggi) raccontava di come ad altri colleghi fossero contestate cifre anche minori, come 70 e 80 €.

I pm Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli ora chiedono l'archiviazione della posizione di gran parte degli indagati, tra cui lo stesso Argirò. Oltre a quella del sansalvese, è stata chiesta l'archiviazione anche per gli ex consiglieri regionali di Vasto (Antonio Prospero e Giuseppe Tagliente) e per Federica Carpineta, Lanfranco Venturoni, Lorenzo Sospiri, Nicoletta Verì, Carlo Costantini, Cesare D’Alessandro, Riccardo Chiavaroli, Giorgio De Matteis, Franco Caramanico, Emilio Nasuti, Alessandra Petri e Luciano Terra.

Invariate le posizioni dell’ex presidente Gianni Chiodi (a lui contestata la somma di 24mila euro), dell’ex presidente del consiglio regionale Nazario Pagano (15mila euro), Alfredo Castiglione (ex vicepresidente), Mauro FebboPaolo Gatti, Luigi De Fanis e Carlo Masci.

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