Giornata di studi a Celenza : ''Lo sviluppo dell 'Abruzzo interno''

bottone
21/12/2006
Territorio
Condividi su:

CELENZA SUL TRIGNO - Si è svolta lunedì, presso la sala consiliare di Celenza sul Trigno, la giornata di studi sul tema ''Lo sviluppo delle aree marginali nell'Abruzzo interno: il ruolo dei servizi socio-sanitari'', organizzata dalla cooperativa sociale ''Samidad'', con il patrocinio della Facoltà di Scienze Manageriali dell'Università D'Annunzio di Chieti, dell'Amministrazione comunale e della Comunità Montana Alto Vastese. Buona la partecipazione di pubblico, mentre spiccavano le assenze del presidente della provincia di Chieti, Tommaso Coletti, e dell'assessore regionale alla sanità, Bernardo Mazzocca. Il presidente della cooperativa sociale Samidad, Leopoldo De Lucia, ha moderato gli interventi dei politici presenti, del presidente della comunità montana Alto Vastese, Luciano Piluso, e del sindaco di Celenza sul Trigno, Rodrigo Cieri, prima di dare la parole ai due relatori, entrambi docenti presso l'Università D'Annunzio, il professor Costantino Felice, che è intervenuto sul tema ''Valori del benessere in una economia marginale: il caso di Celenza sul Trigno'', e il professor Massimo Sargiacomo, che ha parlato diffusamente di ''Aziendalità e forme di controllo nelle RSA''. ''L'Alto Vastese è interessato da una disgregazione sociale, economica, culturale e antropologica. - ha detto Costantino Felice - L'unica risposta strategica per invertire questo trend negativo è l'attivazione, sul territorio, di servizi di assistenza socio-sanitaria, sull'esempio della cooperativa che opera nel recuperato complesso architettonico del convento di San Donato a Celenza sul Trigno''. Il Vastese interno, per l'ambiente incontaminato, la tranquillità e la qualità della vita dei suoi centri montani, si presta particolarmente ad ospitare residenze sanitarie assistenziali, basta soltanto creare le condizioni, anche in sede politica, per poter inserire il territorio in un circuito di servizi socio-sanitari che possa stimolare anche un certo flusso turistico, questa, in sintesi, la tesi del professor Felice. L'altro relatore, Massimo Sargiacomo, ha illustrato il principio di aziendalità recentemente introdotto nel mondo della sanità e delle conseguenze, nel breve e lungo periodo, di questa innovazione. ''L'Abruzzo ha il livello più basso, rispetto alla media nazionale, di RSA operative sul territorio. - ha spiegato il professor Sargiacomo - I dati indicano che nel giro di pochi anni la percentuale di anziani aumenterà in maniera esponenziale, e con essa la domanda di assistenza socio-sanitaria, del tipo fornito appunto nelle RSA. Se la domanda, dunque, va in questa direzione, bisogna semplicemente adeguare l'offerta, creando nuove residenze sanitarie assistenziali sul territorio. Questa può essere davvero un'opportunità strategica per valorizzare e rilanciare, anche economicamente, le zone interne del Vastese''. Francesco Bottone CELENZA SUL TRIGNO - La giornata di studi sul tema ''Lo sviluppo delle aree marginali nell'Abruzzo interno: il ruolo dei servizi socio-sanitari'', che si è tenuta nei giorni scorsi nel centro trignino, ha posto l'attenzione sulle opportunità strategiche di sviluppo, per le zone interne del Medio ed Alto Vastese, offerte dall'erogazione di servizi socio-assistenziali a persone anziane e bisognose di cure sanitarie. Un esempio concreto di come creare ricchezza e occupazione in un centro dell'entroterra Vastese, proprio offrendo un servizio socio-sanitario al sempre maggior numero di persone anziane, malate e sole, è dato dalla locale cooperativa sociale Samidad. ''Si tratta di una residenza sanitaria assistenziale, nata a Celenza sul Trigno nel 2001, - ci spiega il presidente della cooperativa Leopoldo De Lucia - che nel corso degli anni è riuscita a creare qualcosa di solido e di concreto, riuscendo a triplicare il proprio volume di interventi e di attività''. Una struttura di tipo socio-assistenziale ormai avviata dunque, presso la quale oggi sono impiegate, e a tempo indeterminato sottolinea il presidente De Lucia, oltre venti unità tra personale medico, paramedico, amministrativo e operatori sociali. ''Grazie a questa RSA abbiamo dato un'opportunità di lavoro a persone del posto, - dice visibilmente soddisfatto il presidente - offrendo loro un contratto a tempo indeterminato. Oggi la nostra realtà è una delle imprese più grandi, per numero di dipendenti, dell'Alto e Medio Vastese''. Grazie alla presenza di questa residenza sanitaria assistenziale dunque, a Celenza sul Trigno il fenomeno dell'emigrazione, e del conseguente spopolamento, è meno sentito rispetto agli altri centri del comprensorio montano. ''Si tratta, tra l'altro, di un tipo di economia civile, no profit, - dice in chiusura il presidente Leopoldo De Lucia - un esempio da imitare perché concretamente una RSA può rappresentare un fattore di rilancio economico e sociale delle zone montane''. Francesco Bottone

Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: