Divorzio fra sdi e radicali, le reazioni

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28/12/2006
Attualità
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SAN SALVO - Nei giorni scorsi l'esecutivo nazionale dello SDI ha preso la decisione di sancire ufficialmente la fine dell'esperienza politica unitaria tra socialisti e radicali, accorpati, nelle recenti elezioni, nell'inedita creatura politica denominata ''Rosa nel pugno''. Immediate le reazioni, alla notizia della rottura con i radicali, da parte dei quadri dirigenti a livello locale dello SDI. Ieri era rimbalzata sui giornali la nota di Rocco Cerulli, capogruppo al comune di Vasto, il quale aveva salutato con soddisfazione l'annunciato divorzio con i radicali, e non si è fatto certo attendere il commento pubblico del capogruppo provinciale dello SDI, il consigliere Osvaldo Menna, assessore al comune di San Salvo. ''Voglio innanzitutto ringraziare il capogruppo regionale, Camillo Cesarone, il quale, ben conoscendo le mie personali posizioni, che poi sono quelle della sezione SDI di San Salvo, in merito all'aggregazione elettorale con i radicali nella Rosa nel pugno, mi ha tempestivamente informato della novità'', esordisce l'esponente storico del socialismo sansalvese. ''Esprimo tutta la mia soddisfazione per la decisione presa dall'esecutivo del partito di porre fine all'esperienza politica che ci ha visti legati ai radicali nelle recenti elezioni. - continua il capogruppo provinciale dello SDI - Da cattolico praticante quale sono, ho avuto sin dall'inizio serie difficoltà di coscienza nel dover convivere, all'interno della stessa formazione politica, con i radicali, per alcune loro ben note posizioni che considero discutibili e troppo azzardate''. Il consigliere provinciale Osvaldo Menna precisa che la sua soddisfazione è quella di tutta la locale sezione dello SDI, in particolare del presidente del partito, Carlo Cardarella, e del segretario, Costantino Santini. ''Per l'immediato futuro auspico che lo SDI possa tornare sulla scena politica con il proprio simbolo, - conclude Osvaldo Menna - quale punto di aggregazione e di riferimento per tutti i cittadini che hanno creduto e ancora credono nei valori e nella tradizione del socialismo, che è ben altra cosa, occorre precisarlo, rispetto alle posizioni dei radicali''. Francesco Bottone

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