Questione rifiuti: si rischia una vera crisi se non si prendono decisioni

Danilo Di Laudo
15/04/2015
Attualità
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«Lo stato di disagio in cui il consorzio Civeta verteva nel mese di novembre è ancora tale» queste le parole con cui il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca ha aperto la conferenza stampa tenutasi presso il municipio oggi pomeriggio. A prendere parte alla conferenza sono stati i sindaci di Scerni, Monteodorisio e Villalfonsina – Pomponio, Di Giacomo e Budano - il consigliere comunale di Cupello - Macchia -  il vicesindaco di Vasto - Sputore - e uno dei componenti del CDA del Civeta - Maiale.

L’affermazione del primo cittadino sansalvese è stata da subito e pienamente condivisa anche dagli altri rappresentati intervenuti. Occore seguire un secondo la storia degli ultimi mesi: a partire da novembre l’AGIR ha commissariato i sindaci, impedendo loro di poter gestire lo smaltimento dei rifiuti. Seguendo questa linea di pensiero il cda del Civeta si è trovato, quindi, a dover gestire l’intera mole di lavoro senza la possibilità di rendere efficiente il servizio.

In aggiunta a tutto ciò si era paventata l’intenzione di nominare un commissario per la gestione della società, mai arrivato. A distanza di circa cinque mesi i lavori sono fermi e quello che preoccupa maggiormente è la necessaria creazione della così detta terza vasca atta allo stoccaggio dei rifiuti indifferenziati, il cui progetto è stato già appaltato ma manca l’approvazione da parte della regione. Per poter andare avanti con tale approvazione è necessaria la convocazione dell’assemblea dei servizi da parte dell’assessore regionale all’Ambiente Mazzocca. Purtroppo anche nel caso in cui questa assemblea venisse convocata in tempi rapidi il parere dell’Arta (l’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente) necessita di circa 5 o 6 mesi per essere stilato. Al termine di questo periodo si potrebbe procedere all’eventuale costruzione, che dovrebbe durare all’incirca un anno, della terza vasca di cui si è appena parlato. 

Tuttavia, la mancanza di risposte da parte della regione non fa che aggravare la situazione visto che gli spazi da destinare ai rifiuti stanno rapidamente diminuendo. Potrebbe dunque verificarsi la situazione già provata in passato con la necessità di creare un «turismo dei rifiuti», spostandoli in altri siti. Una simile decisione comporterebbe un innalzamento impressionante delle tariffe da applicare al cittadino.

«Intanto – spiega il sindaco Magnacca – questa mattina sono riuscita a parlare con il presidente D’Alfonso che sembra intenzionato a sbloccare la situazione sollecitando sia l’assessore Mazzocca che il nuovo dirigente del settore rifiuti l’Ing. Piselli. Si spera quindi – prosegue il primo cittadino – che l’intervento del presidente possa essere risolutivo, visto che il consorzio stesso ha bisogno di scelte e decisioni».

A completare il discorso è intervenuto il sindaco di Monteodorisio, Saverio Di Giacomo, il quale ha aggiunto che è di certo ingiustificato l’immobilismo che la regione ha messo in atto fino a questo momento considerando anche che la Civeta è in crisi di liquidità ma non ha nessun tipo di debito. Dello stesso avviso è stato il vicesindaco di Vasto, Vincenzo Sputore che ha affermato perentoriamente l’impossibilità di restare fermi ad aspettare. «Io stesso – continua – ho provocatoriamente proposto il progetto e la costruzione di un’isola ecologica al fine di confluire in questa anche i rifiuti della ‘Marina’ che con l’ultima mareggiata sono aumentati a dismisura. Purtroppo le risposte sono del tutto mancate».

A questo punto non resta che attendere le decisioni che verranno prese in regione, se non dovessero essercene di rilevanti non si esclude una mobilitazione di tutti i sindaci del consorzio anche perché, come ha spiegato il sindaco di Villalfonsina Mimmo Budano, in passato non sono mancati gli accordi con il territorio frentano quindi i tentativi di sbloccare la situazione sono stati portati avanti.

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