La 'Valtrigno' presente all'88esima Adunata nazionale degli Alpini a L'Aquila

Giuliano Noè
19/05/2015
Associazioni
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Si è conclusa domenica 17 maggio l’88esima adunata nazionale degli Alpini a L’Aquila con la bellezza di 300mila presenze. La manifestazione è cominciata alle prime ore dell’alba con il suono della fanfara della Brigata Alpina Taurinense che ha aperto la sfilata. La Brigata, partita dalla caserma “Rossa”, diretta dal comandante di reggimento, il colonnello Massimo Iacobucci e da due delle compagnie storiche del Battaglione Alpini L'Aquila, la 143 e la 108, che nei secoli si sono distinte per le loro memorabili gesta sul campo di battaglia.

La sfilata che è durata dieci ore ha percorso 2 km e mezzo e gli aquilani hanno ringraziato con tanti applausi e grande affetto verso le penne nere e in particolare per uno strisicone portato dai volontari della Protezione Civile Ana con su scritto: “6 aprile 2009 - maggio 2015, siamo ancora tutti qui...".

Molto suggestivo è stato poi  osservare le tantissime squadre di alpini sfilare ordinati seguendo il loro passo detto “passo 33” ad indicare i 33 passi al minuto. Un ritmo cadenzato e costante, in un sincronismo perfetto. Tra la folla anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che ha affermato «nel 2009 L'Aquila è stata colpita da un terribile terremoto che ha provocato 309 vittime e distrutto il volto della città. Voi alpini eravate lì, con la vostra forza, la vostra generosità, la vostra umanità, per soccorrere e ricostruire, per rassicurare, per riportare la normalità dopo un evento così tragicamente eccezionale».

Oltre al ministro sono intervenuti: il presidente dell'Ana Sebastiano Favero e il sindaco Massimo Cialente. La protezione civile Valtrigno ha  impiegato le sue  forze per aiutare i gruppi alpini nell’organizzazione dell’evento e nella cucina mobile con cui hanno preparato e fornito i pasti per i presenti nei due giorni dell’evento.

Menu dell’evento
Sabato cena: primo a base di pasta con macinato,funghi e piselli e secondo con pollo al forno
Domenica pranzo: primo di pasta alla amatriciana e secondo con porchetta nostrana
Domenica cena: primo di pasta e fagione e secondo di salsiccie dolci e piccanti

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