C'era una volta Leone... e c'è ancora alla grande !

Wired recensisce la nuova web serie di Leone Balduzzi

Antonio Cilli
15/07/2015
Attualità
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Once Upon a Time in Milan, la web serie firmata K48 e diretta da Leone Balduzzi, racconta  cosa significhi lavorare e vivere a Milano oggi, quale sia la continuità con le generazioni del passato che hanno plasmato la città “cui tutti guardano, che tutti commentano, spesso senza avervi mai messo piede” –  come recita la pagina YouTube della serie.

Ecco uno stralcio della intervista che Leone ha concesso alla prestigiosa rivista Wired in cui il nostro regista peraltro rivendica con orgoglio le sue origini abruzzesi.

Leone: “La web serie per me è un’esperienza del tutto nuova. La libertà di espressione e artistica è l’aspetto che mi affascina maggiormente. Nonostante la grande importanza dell’improvvisazione ho cercato di strutturare lo shooting come se stessi affrontando un film indipendente e solo dopo aver visto il primo montaggio offline mi sono accorto che si trattava di un progetto totalmente libero e svincolato dagli schemi di una struttura classica. Quindi ho deciso di frammentarlo in diverse puntate, ma non escludo che in futuro il puzzle non si unisca dando vita a un lungometraggio”.

Di cosa parla Once upon a Time in Milan?

“Alla base del concept c’è l’intenzione di lavorare con ironia sulla figura maschile. Un tema a me caro anche nelle foto che scatto. Milano è la città italiana simbolo della creatività, della moda, del design e della pubblicità. Once upon a time in Milan è una fotografia della città lombarda vista dagli occhi di un gruppo di giovani che svolgono dei lavori professionalmente creativi. Il taglio è decisamente ironico e sopra le righe. Avevo voglia di prendermi in giro e al tempo stesso di prendere in giro chi si prende troppo seriamente”.

Ti abbiamo conosciuto attraverso Sul tram, qual è la tua storia milanese?

“Regista e fotografo, sono nato ad agosto nella terra che ha dato le origini a Madonna Louise Veronica Ciccone, Gabriele D’annunzio e Rocco Tano in arte Siffredi. Arrivo a Milano per completare gli studi in comunicazione. E mi laureo con voti molto bassi con il Professor Gianni Canova. Mentre termino l’università scrivo per importanti riviste di musica e cinema e inizio a girare videoclip per Planet funk, Elisa, Tiromancino, Mauro Pagani, Morgan, Motel Connection e tanti altri musicisti. Lavoro in pubblicità dal 2004 e ho diretto campagne per Ford, Google, Ducati, Levis, Breil, Unicef, Champion,Telecom, Bmw. Parlo meglio francese che inglese, italiano scolastico”.

 

 

 

 

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