L’incontro di oggi 15 luglio - presenti 15 persone - è una pagina di storia inedita, ma molto significativa per San Salvo e i rappresentanti di due delle Chiese cristiane locali che si sono ritrovate alla Masseria Zinni in Contrada Padula . Tutto è nato da un passaparola in sordina, una sorta di tam tam mosso dall’onda della visita di Papa Francesco a Torino nel Tempio Valdese. Per la Chiesa cattolica romana, era presente il sansalvese don Gianfranco Travaglini, mentre per quella valdese: la Pastora emerita di San Salvo Gianna Sciclone, il neo Pastore di San Salvo Luca Anziani - fresco dell’incontro personale con Papa Francesco a Torino – e, la sua sposa, Pastora Assunta De Angelis. Per dovere di cronaca e fraternità, riferiamo che, di questo incontro, era arrivata voce anche al pastore Ortodosso dei Romeni e quello della Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Costantinopoli in Abruzzo ma, entrambi, sono stati impossibilitati a partecipare per inderogabili impegni. Insomma , nelle intenzioni, voleva essere allargata il più possibile. Entrambi i Pastori titolari della Chiesa valdese, come quella cattolica, sono stati accompagnati da una rappresentanza del proprio Gregge sia di San Salvo che di Vasto. Mai visto un insieme di cristiani fraternizzare in modo così amabile pur nelle differenze ecclesiali e divisioni teologiche secolari. In realtà sono/siamo tutti fratelli cristiani che, la storia, ha portato su strade diverse ma, Sacra Scrittura e Gesù, sono stati sempre da tutti amati e condivisi. Un incontro inter-cristiano quello di oggi, che non si è svolto in una sala del Vaticano o in un Tempio valdese e neppure in una sala parrocchiale ma... in questa terra che profuma del lavoro e del sudore dei nostri contadini, dove occhieggia il velluto cangiante delle nostre pesche, le ombre dei fichi distendono la loro frescura e, il sole rosso dei nostri pomodori, solca tracciati di bellezza. Qui, alla Padula, insieme, per mettere le basi di una conoscenza che precede e/o rafforza un’amicizia già esistente o del tutto assente , per dare concretezza all’annuale preghiera dell’Unità dei cristiani e al Vangelo. Le nostre pesche, che allietano da tempo la mensa di Buckingham Palace, oggi sono diventate “benedette” da una preghiera ecumenica proposta dal Pastore Luca che riportiamo integralmente: “ Signore ti ringraziamo perché le tue benedizioni ci raggiungono ogni giorno e veniamo sorpresi dall’amore che riceviamo dalle sorelle e dai fratelli. Ti ringraziamo per i doni della terra, donaci dei cuori riconoscenti”. Il menu è stato il trionfo dei profumi e sapori dell’orto di luglio: pomodori, aglio basilico, asparagi, fagiolini, zucchine, e ancora, sagne appezzate, timballo di crepes con verdure, pesche appena raccolte affettate e servite con crostata e caffè: una delizia per gli occhi, il palato, il cuore e... la fratellanza. Il momento “clou” però, è stato offerto dalla splendida manualità di don Gianfranco che, per divertire i bambini del Pastore valdese, ha costruito un origami a forma di rana cui bastava una lieve pressione della mano per saltellare. In un attimo tutti gli “adulti/bambini” si sono moltiplicati in virtù della simpaticissima rana guizzante di carta e, il povero don Gianfranco, si è trovato assalito dalle richieste di tutti i presenti. Il lunghissimo tavolo è diventato una sorta di "grenouillere" dove, i piccoli, ma soprattutto i grandi, hanno fatto a gara per far saltellare ognuno la propria. Un incontro inter-cristiano con ..intermezzo di sorprendente allegria !. Chi poteva immaginare ..una “rana ecumenica” !?!. Sappiamo che il desiderio di Papa Francesco è quello di vedere tutti i fratelli disuniti ..riuniti alla stessa Mensa per spezzare lo stesso Pane, ma anche nelle altre Chiese cristiane - numericamente più piccole rispetto a quella Cattolica romana perché frammentate - si percepisce la stessa tensione spirituale. Siamo stati felici per aver avuto il privilegio di vedere due di esse riunite in una festosa agape fraterna in una storica Masseria dei nostri campi. Visti i tanti Pastori presenti, l’immagine biblica più aderente e significativa che ci viene in mente è quella della profezia di Michea: “ Certo ti radunerò tutto, o Giacobbe (..) li metterò insieme come pecore in un sicuro recinto, come una mandria in mezzo al pascolo (..) marcerà il loro re innanzi a loro e il Signore sarà alla loro testa» ( cfr Mi 2, 12-13). l’augurio generale è stato :” se questa volta l’incontro è stato inter-cristiano, la prossima volta, per richiesta corale, sarà ..inter-religioso. Con la bellezza e la fecondità dei suoi campi, con l’accoglienza umana, calorosa e culinaria della nostra aristocrazia contadina e, le presenze/risorse di altre culture e religioni, San Salvo si avvia sempre più a diventare crocevia di convivenza pacifica e convivialità delle differenze.
Foto: Ines Montanaro e Chiesa valdese