Il dottor Antonio Nuzzo è il primario di Oncologia nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Lo incontrai per la prima volta quattro anni fa. E’ riuscito a creare in 18 anni, un reparto di oncologia preparato ed efficiente, in grado di affrontare con efficienza e voglia di collaborazione e miglioramento il difficile periodo in cui la sanità in Abruzzo veniva commissariata per realizzare il così detto Piano di Rientro finalizzato a contenere e azzerare il grande deficit di bilancio accumulatosi negli anni precedenti.
I tumori sembrano esser diventati per la gente comune la principale causa di mortalità. Abbiamo chiesto dunque al dottor Nuzzo in che modo possiamo difenderci.
“La prevenzione e la diagnosi precoce, quando possibili, sono molto importanti per ottenere i risultati migliori, seppure sempre risolutivi. Ricordo che la nostra azienda, seguendo gli indirizzi nazionali e internazionali, ha organizzato lo screening del carcinoma mammario mediante mammografia ogni 2 anni tra i 50 e i 69 anni, del carcinoma del colon e del retto mediante la ricerca del sangue occulto nelle feci tra i 50 e i 69 anni e del carcinoma della cervice uterina attraverso l’esecuzione del test per HPV. l Per maggiori informazioni si può consultare il nostro sito aziendale che dedica una sezione proprio agli screening (leggi) (leggi).
Purtroppo l’adesione agli screening, la cui organizzazione e realizzazione da parte della nostra ASL impegnano grandi risorse umane ed economiche, non sempre è soddisfacente da parte della nostra popolazione, tenuto anche conto che tali esami sono esenti da ticket, prenotati dalla ASL e soprattutto di alta qualità tecnica. Per esempio di solito alle sedute di screening mammografico si presenta meno della metà delle convocate”.
A quale età bisognerebbe cominciare a controllarsi con una certa costanza?
“Sane abitudini di vita, una sana alimentazione, una moderata esposizione ai raggi solari, evitare esami radiografici non strettamente necessari dovrebbero essere norme valide per tutte le età. Per la diagnosi precoce aderire ai tre screening della ASL nelle età e nei modo con i quali sono stati organizzati seguendo indicazioni ministeriali e di associazioni scientifiche nazionali e internazionali. Non posso non ricordare che smettere di fumare o ancora meglio non iniziare mai sono una regola fondamentale per prevenire non solo tanti tipi di neoplasia ma anche tante altre malattie altrettanto serie. Mi permetta di ricordare che presso il nostro reparto di oncologia di Lanciano è attivo il centro antifumo (per prenotazioni telefonare 0872706287 dal lunedì al venerdì, la mattina). Molte persone non riescono a smettere di fumare da sole, ma per chi è fortemente motivato e ha bisogno di aiuto in questo processo non sempre facile di disassuefazione nel centro antifumo troverà un medico pneumologo e una psicologa che possono aiutarlo ”.
Cosa ne pensa dei tempi di attesa previsti dai CUP?
“Tutta la ASL sta facendo un grande sforzo organizzativo per rispettare i giusti tempi di attesa. Gli screening rappresentano percorsi preferenziali: non è l’utente che deve preoccuparsi di andare al CUP e prenotare un esame, ma è la ASL che organizza questi esami in giorni e ore stabilite, mandando a casa una lettera di invito, che sostituisce l’impegnativa del medico di famiglia e che non fa pagare il relativo ticket. Inoltre l’organizzazione è tale da assicurare un alto livello di qualità delle indagini eseguite. Per esempio, tornando allo screening mammografico, da più di due anni tutti gli esami mammografici eseguiti con attrezzature moderne e costantemente controllate dai vari ospedali aziendali, compreso quello di Vasto, vengono lette e refertate in contemporanea da due radiologi dedicati alla sola radiologia senologica, che lavorano presso l’ospedale di Ortona Abbiamo anche recentemente messo a punto una procedura per la quale le signore affette da carcinoma mammario, che devono fare periodicamente controlli mammografici, escono dagli ambulatori di oncologia già con la prenotazione senza dover più passare dal Cup”.
La scienza non fornisce ancora delle motivazioni esatte, sul perché ad un certo punto le cellule di un corpo, diventino “cattive”, provocando un tumore. Stili di vita, l’ambiente in cui si vive, sfortuna. La medicina però ha fatto notevoli passi avanti nella prevenzione, predisponendo esami diagnostici molto precisi.