Evangelista, in Consiglio trionfa l'ipocrisia

Vito Evangelista
12/02/2007
Comunicati Stampa
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Nel corso dell'ultimo consiglio comunale abbiamo assistito al trionfo dell'ipocrisia. Probabilmente la politica ha delle ragioni che la ragione non comprende. Riassumo brevemente quello che è successo: La minoranza con senso di responsabilità ha chiesto la convocazione del Consiglio Comunale per discutere della crisi Denso. La richiesta di convocazione del Consiglio Comunale è la seguente: ''Vertenza Denso, situazione occupazionale e riflessi sociali ed economici''. La premessa è stata quella di non fare demagogia su un argomento così serio e drammatico per le numerose famiglie che stanno attraversando un momento della loro vita sicuramente non facile. Sappiamo di poter fare poco o nulla, ma in un qualsiasi paese civile è giusto che i rappresentanti del popolo siano almeno informati su quello che avviene nella propria città. Purtroppo questo non è accaduto, tutto quello che sappiamo lo apprendiamo dagli organi di stampa. Quindi con il documento con cui abbiamo convocato il consiglio si chiedeva: di essere informati, di poter seguire più da vicino il problema, la costituzione una delegazione composta e presieduta dal Presidente del consiglio comunale da un componente della maggioranza e da uno della minoranza che unitamente al Sindaco avrebbero chiesto un incontro alla società Denso; di attivare una ''unità di crisi permanente'' allo scopo di mantenere contatti costanti per conto del Consiglio Comunale, e quindi della cittadinanza, oltre che con la Denso con tutte le istituzioni coinvolte o da coinvolgere. Insomma un documento innocuo volto solo al bene della nostra città. Questa era una delle occasioni nelle quali si doveva dimostrare una certa ''elevazione intellettuale'' e superando i contorsionismi della politica si doveva firmare il documento, consapevoli della poca efficacia ma altrettanto sicuri di fare il possibile per quelle che sono le proprie competenze. Dopo vari interventi (anche troppi, a mio avviso), tutto sembrava volgere al meglio e ci si preparava per l'approvazione del documento. Ad un certo punto, dopo che i capigruppo si sono espressi favorevolmente per il voto, dai banchi della maggioranza si solleva un dubbio, anzi, meglio dire un ricatto: ''approviamo il contenuto ma non votiamo il documento, dovete ritirarlo''. Noi allibiti abbiamo chiesto spiegazioni; nessuna risposta, qualche farfugliamento, un po' di imbarazzo nell'espressione di qualcuno ma ci sentiamo rispondere: ''se volete è così altrimenti bocciamo la proposta''. Insistenza da parte nostra ma senza nessun risultato, con fare arrogante la maggioranza mette ai voti e ci boccia il documento. Non commento, mi limito a riportare i fatti, sta a voi dare un giudizio. Una precisazione doverosa: l'unico consigliere di maggioranza che ha dimostrato una certa libertà di coscienza è stato Petrucci il quale, forse disgustato da certi comportamenti assurdi ha deciso di astenersi dal voto. Aggiungo un'ultima considerazione, voglio ricordare che in altre circostanze la minoranza ha proposto delle iniziative, in modo particolare per problematiche serie e rilevanti, come la ''sicurezza'', e la ''scuola'', ma in entrambi i casi la maggioranza ha bocciato le richieste ripresentandole dopo qualche settimana rivendicando la paternità dell'iniziativa. A quanto pare il problema è riconoscere ad una parte politica, il merito di cercare soluzioni ai problemi. La loro concezione della politica è questa: La primogenitura di una idea ha più importanza dell'affrontare un problema. Vito Evangelista Consigliere Comunale F.I.

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