Il 20 agosto la finale del prodotto topico ad Agnone

Orazio Di Stefano
16/08/2015
Attualità
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Con la proclamazione de le sagne a lu cuttore avvenuta il 14 agosto a Castiglione Messer Marino si sono chiuse le selezioni locali della seconda edizione del Prodotto topico. Il lungo percorso culturale e gastronomico, partito il 28 marzo a Liscia ha attraversato Marche, Abruzzo e Molise 30 Comuni, nei quali i rispettivi sindaci hanno proclamato il prodotto identitario dell’arte culinaria locale. Tutti i video delle visite nei borghi e le cerimonie sono visibili su www.sansalvomare.it

I 30 Comuni saranno tutti assieme ad Agnone il 20 agosto prossimo. Alle ore 17 l’evento sarà aperto con una cerimonia solenne, nella quale il sindaco Carosella darà il benvenuto ai colleghi del circuito topico, alla presenza di altre rappresentanze istituzionali. Alle 19 saranno aperti gli stand, nei quali sarà possibile degustare 40 prodotti (alcuni Comuni nello stesso piatto metteranno più prodotti. E’ il caso dei noti formaggi di Frosolone e della stessa Agnone, di Palmoli che presenterà sia la polpa di ventricina che la ventricina, di Palombaro che presenterà il coniglio porchettato e la pizzetta fritta con farina di solina e salumi locali). E poi innumerevoli animali: capre, polli, maialini, porchette e tacchini (alla canzanese). Oltre a gustosissimi primi piatti con carciofo, tartufo, fagioli e cozze, al peperoncino, al sugo di capra vi sono anche quelli legati alla terra ed alla civiltà agropastorale come melanzane (marchigiane e vastesi), pizza e foje, mazzarelle teramane, pizza scima, polenta con salsiccia e zuppe e zuppette varie. Né mancano i dolci della tradizione: fiadone, turcinill e tarallucci. Insomma un assortimento di storia ed identità gastronomica che non si trova in nessuna altra parte. Anzi solo ad Agnone il 20 agosto e poi a Vasto il successivo 29, dove sarà proclamato il Prodotto topico delle tre Regioni.

La proclamazione avverrà per decisione di una giuria di esperti, presieduta dal fondatore della Condotta vastese di Slow food Raimondo Pascale, che ad Agnone sarà chiamata all’arduo compito di assaggiare per valutare i 40 prodotti in lizza.
La volontà di mettere a rete i prodotti identitari di città e paesi (da importanti capoluoghi di provincia come Teramo a piccoli borghi come Lentella, Carovilli o Acquaviva Picena) è scaturita da un’analisi qualitativa fatta con il Dipartimento di sociologia dell’Università D’Annunzio di Chieti, con cui sono stati analizzati i motivi per i quali tanta gente (giovani compresi) passa il proprio tempo libero a cucinare ed offrire a prezzi contenuti i prodotti della tradizione. In questo impegno ci sono i racconti delle nonne, la socializzazione intergenerazionale, l’orgoglio etnico, la voglia di contrapporre alla globalizzazione massificante e poco attenta alla salute la natura ancora incontaminata della propria dimensione locale. Ma anche la volontà di amministratori attenti che intravvedono in questa riscoperta di gusti e sapori antichi la possibilità di creare posti di lavoro, tornando alle campagne colpevolmente abbandonate nei decenni della industrializzazione selvaggia, sottoposta oggi alle bizze del capitalismo finanziario.
Non c’è, dunque, solo la possibilità di assaggiare buoni piatti agroalimentari, ma anche il contributo che viene dato a questo nuovo indirizzo di sviluppo locale, promuovendo l’impegno di volontari nelle associazioni aderenti, di imprenditori illuminati che trasformano nei propri ristoranti e nelle proprie aziende i prodotti della propria terra e di amministrazioni comunali sensibili, tutti ad Agnone il 20 agosto.

 

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