Dopo le amarezze politiche ed elettorali patite nel 2014, aver scelto di tornare con totale dedizione alle origini lavorative e d’impegno sociale, dire la propria su taluni argomenti può apparire fuorviante ed invadente ma così non è.
Stamane, su blog e stampa locale, è apparsa la giusta e motivata protesta dei genitori degli alunni di Furci che si recano alle scuole medie superiori di Vasto e San Salvo i quali lamentano la scarsa sicurezza delle strade provinciali.
In particolare quelle insite al territorio di Cupello.
Viene da dire: meno male che non parlano gli operai che, quotidianamente, la percorrono per andare a lavorare oppure i tantissimi cittadini pendolari che si recano nelle cittadine rivierasche per moltitudini ragioni altrimenti sarebbe un “fracasso infernale”!!!
Faccio questa mite e pubblica riflessione in virtù dei dieci lunghi anni vissuti in provincia di Chieti in qualità consigliere e capogruppo del P.D. al servizio dell’intero territorio verso la quale ho dedicato con assillo una quotidiana attenzione.
La viabilità, i servizi pubblici e scolastici unitamente a quelli sanitari sono state una costante.
In provincia ci siamo occupati sempre di viabilità e di pianificazione scolastica perché queste erano le funzioni decisionali a Noi affidate.
La provincia, come ruolo e funzione, ha perso ormai da tempo autorevolezza e credibilità perché gli amministratori non sono eletti democraticamente dai cittadini; questo è uno storico errore di cui si comincia ad avere contezza perché le tasse ed i tributi si pagano, il personale resta a carico della collettività ma le funzioni sono assolutamente incerte.
Tra queste la viabilità che, nel vastese piuttosto che altrove, paga anni di dimenticanza e di mancata manutenzione.
Non è questa la sede per fare delle inutili polemiche ma un analisi critica e realista.
I rattoppi di cui parlano di genitori dei ragazzi di Furci , per la viabilità afferente il territorio di Cupello e dintorni, sono riferiti ancora ad un vecchio stanziamento di € 800.000 nati su un progetto del 2005 ed inseriti nella pianificazione triennale regionale 2008/2010 destinati in primo luogo, ed in una somma maggiore, alla viabilità di collegamento veloce per l’allora costruendo nuovo ospedale di Vasto (?) in c.da Colle Pizzuto.
Questa somma disponibile è stata sempre tirata in ballo in più circostanze per situazioni viarie urgenti varie: i rattoppi da fare per la tappa del giro ciclistico d’Italia che parti da San Salvo, per intervenire sulle tante altre emergenze del vastese e tanto altro che sottaccio per sola carità di patria.
Se la somma è restata disponibile e fruibile lo è stato per la mia caparbia difesa unita ad complice azione con l’allora l’ex vice presidente della provincia di Chieti Antonio Tavani.
Con le risorse disponibili si sono rattoppati e rese sicure diverse strade da e per Cupello, oltre a taluni interventi nella zona industriale di San Salvo; restano ancora disponibili del somme frutto del ribasso d’asta che saranno presto utilizzate per la sistemazione del tratto dell’ex SS 86 Istonia all’interno del centro urbano di Cupello e della strada di collegamento con il fondovalle Treste in c.da Montalfano.
Su tutto il resto delle arterie del vastese, al di là delle somme ancora residue e disponibili in provincia di Chieti dell’allora pianificazione regionale 2008/2010 che fu un importantissimo lascito del centro – sinistra a guida Ottaviano Del Turco, è giunta l’ora di finirla con la facile “annuncite” ma di dare concreto seguito all’appalto dei lavori da eseguire per la sistemazione e messa in sicurezza delle tante strade malmesse ed insicure.
Tutto questo è stato sempre e solo annunciato.
Credo e ritengo che ai cittadini poco o nulla importa chi sia la “stazione appaltante”; interessa invece che le opere si eseguano in tempi brevi e prima dell’inverno perché, questa volta in caso di rigidità per nulla trascurabile, il vastese interno rimarrebbe isolato per settimane.