Il vastese sta subendo da diversi anni l’abbandono dalle generazioni più giovani. Nei paesi rimangono gli anziani, che dopo la morte del coniuge rimangono soli.
A Palmoli alcuni d'essi sembra siano stati accolti in una casa che è diventata a tutti gli effetti anche loro e non solo in termini di struttura ma anche e soprattutto affettivi.
Alcune segnalazioni hanno sollecitato l’intervento dei Nas di Pescara i quali hanno inquadrato questa struttura come una casa di riposo abusiva priva di autorizzazioni.
Il dispaccio Ansa, apparso su tutti gli organi di informazione parla di "quattro garage di una comune abitazione, trasformati in una ‘casa di riposo’, totalmente abusiva, in assenza di cure mediche, assistenza sanitaria, autorizzazione degli enti. Nelle strutture, in pessime condizioni, c’erano quattro anziani ultraottantenni e non autosufficienti. È quanto scoperto a Palmoli dai carabinieri del Nas di Pescara, che hanno denunciato due persone.
I militari avevano ricevuto informazioni su di una famiglia – marito e moglie – che aveva realizzato un ricovero per anziani nei garage di casa e, individuata l’abitazione, con la collaborazione dei Carabinieri della stazione del luogo, su delega dellaProcura di Vasto, hanno eseguito un’ispezione. Al sopralluogo hanno preso parte anche i medici dellaAsl intervenuti con i Nas per le valutazioni sanitarie.
I due coniugi sono stati denunciati alla procura di Vasto (il pm è Enrica Medori) per vari reati, fra cui l’esercizio abusivo di professione sanitaria e l’abbandono di persone incapaci. Il Sindaco, informato dai Nas, ha emesso un’ordinanza, disponendo il trasferimento degli anziani in idonee strutture".
Questa è la notizia fatta girare dai dispacci d'agenzia.
Ci chiediamo però qual è il limite che definisce l'abuso amministrativo dall'ospitalità e il sostegno affettivo a delle persone in difficoltà.
Lo stesso sindaco di Palmoli Giuseppe Masciulli afferma: “il ricovero era abusivo e senza autorizzazione ma gli anziani sono stati trovati dal medico della Asl e dal nostro assistente sociale in buone condizioni. Anzi ora sono disperati e non vogliono andare via".
In Italia da diversi anni si stanno sperimentando, nuove forme di assistenza, che non prevedono necessariamente il ricovero in strutture, il cosiddetto "co-housing" è uno di questi strumenti. La convivenza tra un anziano e uno studente, già attivo in diverse città italiane come Milano, Napoli, Roma, è una soluzione trovata alla solitudine.
Quelli in cui sono stati trovati gli anziani, anche per quanto appurato dallo stesso sindaco, non erano garage, sembra non ci sia stato maltrattamento, si è cercato probabilmente di riempire ore di solitudine, cercando la compagnia di coetanei, grazie all’ospitalità di una famiglia.