Università delle Tre Età: tra i corsi anche quello di educazione cinofila

Le lezioni partiranno il prossimo 2 novembre

Danilo Di Laudo
13/10/2015
Attualità
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Stanno per partire i corsi presso l’Università delle Tre Età di San Salvo e quale modo migliore per comprendere come funzionano le lezioni in programma se non parlare con i responsabili di queste. Nel nostro caso ci siamo rivolti a Dalmazio Peduto, educatore cinofilo APNEC - Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili – e iscritto FISC (Federazione italiana sport cinofili) che terrà un corso di educazione cinofila.

Le lezioni, che saranno prima teoriche e in seguito pratiche, partiranno il prossimo 2 novembre e proseguiranno, per tutti i lunedì dalle 15.00 alle 17.00, nel trimestre successivo all’inizio del corso. A questa esperienza potranno prendere parte tutti i binomi senza limiti di età così come non ci saranno limitazioni alla taglia del cane. Chiaramente l’amico a quattro zampe per poter essere ammesso al corso dovrà essere provvisto di chip, essere iscritto all’anagrafe canina e soprattutto essere in regola con i vaccini previsti.

Come accennato poc’anzi le lezioni saranno sia teoriche, le prime due, che si svolgeranno presso il Centro Culturale Aldo Moro, che pratiche (che si terranno presso l’area di Sgambamento canino in via Stingi).

Proseguiamo con ordine: come ci ha spiegato Dalmazio, le lezioni teoriche verranno svolte solo con i proprietari e, durante queste, verranno valorizzati la relazione, la comunicazione e quindi il rapporto tra uomo e cane. In queste prime fasi si darà estrema importanza alla comunicazione paraverbale visto e considerato che il cane non è in grado di acquisire e seguire un tipo di discorso solo ed esclusivamente verbale. “Si cercherà – ha continuato Dalmazio – di insegnare al padrone i movimenti necessari per poter segnalare il comando al proprio amico senza l’utilizzo di alcun metodo coercitivo ma solo attraverso atteggiamenti fisici di punizione 'negativa' e rinforzo ‘positivo’.”
Il metodo APNEC, infatti, si basa soprattutto su questa tipologia di comunicazione poiché il cane, essendo diretto discendente del lupo, tende ad imitare tutto quello che, all’interno del ‘suo’ branco - in questo caso la famiglia che lo tiene con sé - avviene.

Un esempio pratico che ci ha messo davanti proprio Dalmazio è stato quello degli ululati, infatti quando un gruppo di cani ‘attiva’ questa pratica lo fa per indicare qualcosa di specifico; ragion per cui, 'seguendo tale ragionamento – ha aggiunto Dalmazio – se l’uomo utilizza un tono di voce alto per comunicare con il cane quest’ultimo automaticamente sarà più rumoroso del dovuto'. Infine sempre nel corso delle lezioni teoriche si comincerà a capire come interpretare i comportamenti dei nostri amici a quattro zampe.

L’ultimo step sarà poi quello pratico che prevederà un numero molto più elevato di lezioni al fine di insegnare ai cani quelli che sono i comandi base da rispettare, dal seduto alla conduzione al guinzaglio, passando per il corretto comportamento da tenere in ogni ambiente. Come già detto il metodo seguito per l’addestramento non sarà mai di tipo coercitivo, al contrario si useranno giochi o premi per far capire al cane il comportamento da tenere.

Inoltre alla fine del corso sarà organizzato una sorta di saggio con una mostra canina e una sfilata.
Insomma un corso pratico che è sicuramente interessante per tutti coloro che amano i propri amici a quattro zampe, a questo punto non resta che affrettarsi a presentare la propria domanda d’iscrizione visto che i posti disponibili sono solamente dieci.

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