Screening mammografico, quando un esame può salvarti la vita

I controlli periodici sono un'arma fondamentale per combattere i tumori, segnaliamo a chi rivolgersi

Redazione
16/10/2015
Attualità
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Gli screening sono molto importanti per la prevenzione dei tumori. Si tratta di interventi a tutela della salute della cittadini che consistono nell'invitare, a intervalli di tempo regolari, una determinata fascia di popolazione a effettuare un esame in grado di prevenire o diagnosticare precocemente alcuni tipi di tumore.

Il test viene offerto gratuitamente, come anche gli esami di approfondimento e le cure eventualmente necessarie.

Gli screening attualmente attivi nel territorio della Asl Lanciano Vasto Chieti sono tre: screening per la prevenzione del tumore della mammella, screening per la prevenzione del tumore della cervice uterina, screening per la prevenzione del tumore del colon retto.

Iniziamo con l'informarvi con lo screening per la prevenzione del tumore della mammella, nel mese della prevenzione proprio ai tumori alla mammella.

Il tumore della mammella è una malattia frequente tra le donne dei Paesi europei. In Italia costituisce la prima causa di decesso per tumore tra la popolazione femminile. Oggi, grazie all’impegno profuso nella ricerca e nella terapia, la mortalità per questa patologia è in costante diminuzione. Innumerevoli studi hanno infatti dimostrato una sensibile riduzione del tasso di mortalità nelle popolazioni sottoposte a screening. Fare una diagnosi precoce vuol dire, infatti, aumentare la possibilità di guarigione.

Cos'è lo screening mammografico?
Lo screening della mammella è un programma di prevenzione che offre a tutte le donne residenti nella Regione Abruzzo, con età compresa tra i 50 e i 69 anni, un esame mammografico completamente gratuito (senza impegnativa) a cadenza biennale.

Cos'è la mammografia?
La mammografia è un esame radiologico della mammella ed è il mezzo più efficace e sicuro per la diagnosi precoce dei tumori del seno. Attraverso la mammografia, infatti, è possibile individuare  lesioni di piccole dimensioni anche asintomatiche, o non percepibili al tatto. L’esame si effettua comprimendo entrambi i seni (mammografia bilaterale) tra due piani di plexiglass. La quantità di raggi X impiegata durante la mammografia è molto bassa, grazie all’impiego di apparecchiature moderne controllate costantemente. L’esame potrebbe causare dei fastidi derivanti dalla compressione della mammella, peraltro indispensabile per ottenere un’immagine radiografica nitida.

Quali limiti ha un esame mammografico?
La mammografia, come tutte le tecniche diagnostiche, ha limiti legati alla metodica stessa, per difficoltà di interpretazione delle caratteristiche del tessuto ghiandolare o perché la lesione è talmente piccola da non essere riconoscibile. Tuttavia, grazie al costante monitoraggio della qualità tecnica e della lettura, quando è presente un tumore, anche molto piccolo, nel 75- 80% dei casi viene rilevato.
È raro (circa 1 donna ogni 1.500 che fanno la mammografia), ma è possibile che, dopo una mammografia dall’esito negativo e prima del controllo successivo, si possa sviluppare un “tumore di intervallo”. È dunque molto importante, per ogni donna, prestare attenzione ad eventuali cambiamenti del seno nell’intervallo di tempo tra due esami mammografici e riferirli tempestivamente al proprio medico di fiducia.
È anche possibile che con la mammografia si scoprano tumori molto piccoli ma a lenta crescita (circa il 10%) che, anche se non diagnosticati, non avrebbero causato problemi per la salute della donna; questo fenomeno, chiamato “sovradiagnosi”, è purtroppo inevitabile poiché non abbiamo tecniche che permettano di distinguere fin dall’inizio quali tumori progrediscono e quali no.

Come funziona lo screening?
Le mammografie eseguite dal personale tecnico specializzato, vengono successivamente valutate da due radiologi esperti, che operano in maniera indipendente l’uno dall’altro. Qualora i radiologi lo ritenessero necessario, la donna verrà invitata telefonicamente ad eseguire ulteriori esami di approfondimento (visita senologica, ecografia, altra proiezione mammografica, ecc) che consentiranno  di escludere o confermare la presenza di alterazioni. L’invito ad eseguire questi esami di approfondimento può comprensibilmente provocare ansia e timore; tuttavia va tenuto presente che, nella maggior parte dei casi, tali accertamenti escludono la presenza di un tumore. Solo in una piccola percentuale  delle donne richiamate viene riscontrato un tumore che, tre volte su quattro, è in fase iniziale e quindi guaribile.
L’esito dell’esame, in caso di negatività, viene comunicato a casa per posta, normalmente entro venti giorni.
Lo screening della mammella è un’ iniziativa della Regione Abruzzo in associazione con le Aziende Sanitarie Locali. Gli inviti saranno emessi da ogni ASL secondo il proprio modello organizzativo.

Dove si effettua lo screening mammografico?
Lo screening mammografico viene effettuato nelle seguenti sedi attivate dalla  Asl Lanciano Vasto Chieti:

Ospedale "Santissima Annunziata" - Chieti
Ospedale "Floraspe Renzetti" - Lanciano
Ospedale "Gaetano Bernabeo" - Ortona
Ospedale "San Pio" - Vasto
Ospedale "San Camillo" - Atessa
Distretto sanitario di Villa Santa Maria

10 MINUTI OGNI 2 ANNI: questo è il tempo che le chiediamo di dedicare a se stessa, per vivere una vita più serena. Risponda con fiducia all’invito della Asl Lanciano Vasto Chieti: una diagnosi precoce vuol dire aumentare le possibilità di guarigione!

Per informazioni si può contattare la linea gratuita 800727057 attiva dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00.

E-mail screening.mammografico@asl2abruzzo.it

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