Discarica del Bosco Motticce una storia lunga 25 anni

Quasi terminati i lavori di bonifica

Antonia Schiavarelli
28/10/2015
Attualità
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Ieri in Consiglio Regionale non è passata la Risoluzione del M5S inerente la richiesta di attuazione di un Piano regionale per le bonifiche.

La stesura di un Piano per le bonifiche consente la programmazione di politiche in materia di prevenzione, riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti, nonché di gestione dei siti inquinati da bonificare, in tal modo si può procedere alla loro classificazione e accedere ad eventuali finanziamenti.

E’ un impegno programmatico che la regione si assume e che deve essere continuamente monitorato nel perseguimento degli obiettivi. La regione Abruzzo non ha ritenuto dunque opportuno fare ciò.

In Abruzzo ci sono 155 discariche dismesse, di cui solo 72 già classificate.

La messa in bonifica di un sito è un iter piuttosto lungo.

La trafila burocratica per la bonifica della RSU del Bosco Motticce comincia nel 1990, con il progetto dell’ingegner Giovanni Leve. Nel 1998 il consiglio comunale stanziò i primi 420 milioni di lire.

Solo nel 2007 però il progetto viene trasmesso alla Regione Abruzzo con la caratterizzazione della discarica, ed è grazie a questo passaggio, che la discarica di Bosco Motticce è stata inserita nell’anagrafe dei siti contaminati con indice di pericolosità 96.55/100, e dunque finanziata dai fondi europei previsti per la bonifica delle discariche con fondi Por Fesr 2007/2013.

La regione chiese una valutazione di impatto ambientale nel 2011, e solo nel 2013 i fondi sono stati concessi.

Un iter durato dunque 25 anni.

Attualmente i lavori di bonifica sono ancora in essere, iniziati ad agosto 2013, sarebbero dovuti terminare nel marzo 2014, secondo lo schema di convenzione stipulato tra Regione e Comune. Siamo ad ottobre 2015, se entro il 31 dicembre di quest’anno i lavori non avranno termine, i fondi comunitari rimanenti non verrebbero liquidati, l’onere dovrà essere assunto dalla città.

Si sta lavorando in fretta, dopo un periodo di stallo nello scorso inverno.

Oltre a tale onere, come affermato dall’eurodeputata Daniela Aiuto, c’è la procedura di infrazione comunitaria in essere che potrebbe anch’essa gravare nelle tasche dei cittadini.(leggi)

Inoltre c’è ancora una discarica che deve essere bonificata, 10mila metri quadri, il cui contenuto deve essere ancora determinato. Si deve intraprendere un piano di caratterizzazione, che possa far includere anche questa discarica in quelle che potranno avere accesso ai finanziamenti. (leggi)

La necessità è impellente, date le analisi del piano di caratterizzazione della discarica del Motticce che dichiaravano anche questa discarica potenzialmente pericolosa.

C’è molto da fare ancora.

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