Notte di paura sulla Trignina

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06/03/2007
Territorio
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Notte di paura, domenica, sulla SS 650 Trignina, e soltanto per un caso fortuito non si sono avuti incidenti, ma il tutto si è risolto con qualche pneumatico forato. La carreggiata destra, procedendo da San Salvo in direzione Isernia, dell'importante arteria stradale era infatti disseminata, in alcuni punti, di pericolosi oggetti metallici, anche di grandi dimensioni, che hanno causato la foratura di diversi pneumatici nel corso della notte tra domenica e lunedì. ''Forse qualche camion che trasportava materiale ferroso ha perso dei pezzi inavvertitamente, - racconta uno degli automobilisti coinvolti nel pericoloso episodio - perché in più punti della carreggiata erano presenti oggetti di forme e dimensioni varie. In prossimità del bivio per Montemitro, ad esempio, ne ho schivati un paio, mentre non sono riuscito ad evitare il terzo che ha provocato la foratura del pneumatico anteriore sinistro''. ''Il copertone si è letteralmente tagliato - racconta ancora l'automobilista - perché l'oggetto era tagliente, una specie di lama metallica sagomata a forma di elle, di circa venti-trenta centimetri di dimensione. Per fortuna andavo piano, altrimenti, in seguito all'impatto, avrei potuto perdere il controllo dell'autovettura''. Lo spiacevole episodio si è concluso soltanto con il fastidio di aver dovuto sostituire, in piena notte e sulla trafficata SS 650 Trignina, il pneumatico, e con la paura di aver rischiato un incidente con più gravi conseguenze. In base al racconto dell'automobilista in questione, residente in uno dei centri dell'Alto Vastese, più di qualche autovettura è rimasta coinvolta, anche a diversi chilometri di distanza l'una dall'altra, dunque con molta probabilità si trattava di diversi oggetti metallici disseminati in più punti della fondovalle del Trigno. Dopo aver constatato che non si trattava di un caso isolato, l'automobilista, dimostrando un ammirevole senso civico, ha avvisato la Polizia Stradale segnalando al 113 la presenza dei pericolosi oggetti metallici sulla carreggiata. Francesco Bottone

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