Questa sera a Tufillo si sono riuniti i sindaci della Valle del Trigno.
Erano in 20, tutti accomunati dai disagi provocati dal maltempo del 27 novembre scorso. Disagi riguardanti principalmente la viabilità, fondamentale per la sopravvivenza di questi piccoli centri il cui certificato di residenza per molti è diventato “un atto di resistenza”.
Si è parlato di mettere in atto "atti di forza evidenti", chiedendo le dimissioni di quanti non hanno provveduto nel passato e nel presente a fornire i servizi essenziali ai collegamenti stradali.
E’ mancata in questi giorni di emergenza, non solo la presenza delle istituzioni (regione e provincia) e degli enti quale l’Anas ma soprattutto, il coordinamento necessario per poter fronteggiare nel migliore dei modi la crisi creatasi. I Sindaci hanno inoltre lamentato l'assuluta mancanza di solidarietà dei comuni costieri.
Dal 5 marzo 2015 ad oggi non è stato compiuto alcun intervento per evitare nuovi danni. Molti proclami, delibere regionali senza il parere di congruità, ma i cittadini della Valle del Trigno ad oggi, non hanno visto alcun mezzo sulle strade che percorrono quotidianamente, che vada a ristabilire una condizione di normalità.
"Ci siamo sentiti come topi in trappola. Si parla di un nuovo ospedale, come si pensa che i cittadini della Valle possano raggiungerlo?", ha affermato Carlo Moro sindaco di Lentella.
Presenti anche numerosi comuni della sponda molisana, Montemitro, Mafalda e Tavenna. Questi ultimi interessati dal passaggio del traffico dirottato dalla Trignina, con mezzi pesanti che attraversano strade larghe poco più di quattro metri. Solo ieri, un autoarticolato ha bloccato per ore il traffico a causa di un’avaria.
Domani si terrà presso la sede della provincia di Chieti un incontro tra il sindaco di Lentella, Carlo Moro, il sindaco di Tufillo, Marco Monaco con il presidente della provincia, Pupillo. I sindaci sperano di uscire da quest’incontro con atti reali e con scadenze certe.
Ad oggi la sicurezza dei cittadini della Valle del Trigno non è garantita. I sindaci hanno chiuso la riunione stilando un documento in cui chiedono:
L’istituzione di un “tavolo di crisi permanente”;
Interventi e fondi straordinari ed urgenti per la mitigazione del sistema del dissesto idrogeologico con la messa in sicurezza della viabilità a tutti i livelli;
Inizio dei lavori entro 7 giorni da eseguirsi con i finanziamenti promessi dalla Regione Abruzzo;
Programmazione di un piano straordinario interventi per la mitigazione del dissesto idrogeologico;
Inoltre per come è stata gestita la viabilità nella fase di emergenza le dimissioni dei rispettivi presidenti delle due province Chieti e Campobasso.