La ''strada della morte''.

Francesco Bottone
23/03/2007
Attualità
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Scorre ancora sangue sulla SS 650 Trignina, e l'etichetta di ''strada della morte'' torna tristemente ad essere attuale. L'ennesimo tragico incidente stradale si è verificato nel tardo pomeriggio di mercoledì, intorno alle 18, nel tratto della fondovalle che attraversa il territorio del comune di Tufillo. Due le autovetture coinvolte, una Renault Clio, con a bordo tre donne di Termoli, e una Fiat Punto, condotta da un residente di Tufillo, un uomo sulla sessantina. Per cause ancora da accertare i due autoveicoli sono entrati in collisione e nel tremendo impatto, che ha letteralmente distrutto entrambe le automobili, ha perso la vita la signora Maria Botticelli, di 71 anni, residente a Termoli, che nel momento dell'impatto viaggiava, insieme alla figlia e alla nipotina, sulla Renault Clio. La donna è rimasta intrappolata nelle lamiere contorte e secondo la ricostruzione dei sanitari pare sia deceduta sul colpo, mentre gli altri feriti sono stati ricoverati presso l'ospedale San Pio di Vasto. E mentre una famiglia di Termoli piange la tragica scomparsa di una persona cara, pare quasi inopportuno tornare sulle polemiche che periodicamente riprendono vigore, proprio dopo tragici fatti di sangue, in merito alle pericolosità e all'inadeguatezza dell'importante arteria stradale. Solitamente si punta il dito sull'alta velocità, anche se le varie amministrazioni dei comuni che si affacciano sulla Trignina e che utilizzano diffusamente, e non sempre in maniera ortodossa, l'autovelox non perdono occasione di ribadire che grazie ai maggiori controlli gi automobilisti sono diventati più disciplinati. Altri focolai di polemiche sono il cattivo stato del fondo stradale, nonostante ultimamente siano stati effettuati degli interventi di sistemazione su alcuni tratti, e soprattutto l'inadeguatezza della fondovalle ad un volume di traffico che, dall'anno della realizzazione dell'importante arteria, è aumentato esponenzialmente. Si parla da tempo di adeguamento strutturale, di ampliamento delle carreggiate, di istituire due sensi di marcia separati, tante parole, utili solo ai politici di turno per fare campagna elettorale, ma pochi fatti e intanto sulla SS 650 si continua a morire.

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