Nevicate e tradizioni

Attorno ad un caminetto per parlare della nostra storia

Michele Marchese
17/01/2016
Tradizioni
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Diciassette gennaio duemilasedici. Come da previsioni annunciate, fuori nevica, spira un gran vento.

Quale momento migliore per spegnere tutto e abbandonarsi all’aria ovattata che questo tempo propone?

Fino a non molti anni fa, quando le nuove tecnologie erano ancora pensieri futuristici, la famiglia, gli amici si raccoglievano tutti attorno ad un grande caminetto, il quale, scoppiettando, rappresentava davvero quello che oggi sono le moderne ‘piazze virtuali’, mettendo in unione i vari ‘profili’ che altro non erano se non volti parlanti, che rispondevano immediatamente ad ogni domanda, che avevano più che cinguettii da raccontare. Avevano storie da divulgare.

In questo periodo di festeggiamenti in onore di Sant’Antonio e San Sebastiano ci si incontrava tra le vie del paese, nelle dimore di chi si chiamava Antonio o Tonino, Sebastiano o Bastiàn. Salsicce, salumi, formaggi, vino, erano questi i doni per confortare i cantori che sfidavano freddo e gelo per allietare la gente.

E’ in giornate come queste, in cui il tempo sembra quasi rallentare il proprio ritmo, che diventa bello dialogare con i propri cari per approfondire quelle che sono state le nostre tradizioni, il nostro passato

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