Le ottantenni di ieri erano chiamate affettuosamente “le vecchine della famiglia”. Un ricordo affettuoso per quelle vecchine che vivevano in famiglia, zia e nonna, che erano molto anziane ma una presenza affettuosa e piena di saggezza.
Voglio dedicare il mio pensiero a quelle vecchine che ci riscaldavano i piedi fredddi avvolgendoli nell’ eterno grembiule sopra la gonna. Che ci cuocevano l’uovo fresco sotto la cenere calda. Che sferruzzavano pedalini per tutta la famiglia. Che si facevano comprare di nascosto zollette di zucchero dai nipotini, che ancora più golosi se ne mangiavano metà lungo la strada.
Un ricordo per quelle vecchine che restavano in piedi quando gli uomini rientravano a casa stanchi per il lavoro con cui provvedevano alla famiglia.
Un pensiero affettuoso a quelle dolci vecchine che riappacificavano con un semplice sorriso moglie e marito che litigavano…perché erano molto stanchi.
Quelle vecchine anche se non ci sono più, mi piace ricordarle perché lubrificavano i cuori stanchi.