Camillo D'Amico: ''La Provincia non è nemica dei cacciatori''.

Francesco Bottone
06/04/2007
Territorio
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Camillo D'Amico, capogruppo della Margherita presso il consiglio provinciale e membro della commissione agricoltura, replica alle polemiche sollevate, anche a mezzo stampa, dalle associazioni venatorie in riferimento alla bozza di regolamento regionale sulla gestione faunistico-venatoria degli ungulati. E l'intervento del consigliere provinciale non è soltanto competente, ma anche autorevole, parlando egli in qualità di portavoce de L'Ulivo, dunque a nome della maggioranza che amministra la Provincia di Chieti. ''Vorrei che sia chiaro che la Provincia non è affatto nemica del mondo venatoria, stiano tranquilli i cacciatori. - precisa Camillo D'Amico - La bozza della Regione ha lasciato spiazzati anche noi. Ci aspettiamo soltanto delle linee guida da L'Aquila, ma poi a ciascuna Provincia, compatibilmente con le esigenze del proprio territorio di riferimento, dovrebbe essere lasciato un ampio margine decisionale in materia venatoria''. Il consigliere provinciale respinge quindi le accuse, mosse dai cacciatori, di aver in qualche modo accettato supinamente il diktat della Regione, per un preciso ordine di scuderia. ''Come Provincia ci siamo già impegnati a convocare una commissione specifica, giovedì prossimo, alla quale abbiamo invitato tutte le associazioni venatorie e i presidenti degli ATC del Chietino e del Vastese. Vogliamo scrivere un regolamento per il prelievo venatorio del cinghiale, e vogliamo farlo non contro i cacciatori, ma insieme ai cacciatori. - spiega chiaramente il consigliere Camillo D'Amico - E' nostra intenzione rispettare le esigenze di chi va a caccia, e nello stesso tempo tutelare il mondo dell'agricoltura e contenere il numero dei cinghiali in modo che i selvatici non possano arrecare danni alle colture agricole''. ''Stiamo già rivedendo, in anticipo sulla normale scadenza, il Piano Faunistico Provinciale, - continua l'esponente politico - e tutte le decisioni che prenderemo saranno ispirate ai principi della partecipazione e della condivisione con le associazioni venatorie. Da parte nostra c'è piena disponibilità al dialogo, e anche Alex Caporale, il Presidente della commissione agricoltura della Provincia, è possibilista e aperto al confronto con i cacciatori. Il nostro obiettivo è di regolamentare la caccia al cinghiale per contenere il numero degli ungulati, ma anche di introdurre dei controlli sanitari, e soprattutto di colpire i furbi (il riferimento è ai bracconieri, ndr) che gettano discredito sull'intera categoria dei cacciatori. Non siamo nemici del mondo venatorio e quindi a questo punto eviterei le polemiche, anche a mezzo stampa, e i colpi di mano che sicuramente non aiutano il dialogo tra le parti''.

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