Storie di donne: Armida Nola l'ultima ostetrica condotta di San Salvo

Nel giorno della festa della mamma un'intervista a colei che ha aiutato migliaia di donne a divenire mamme

Antonia Schiavarelli
08/05/2016
Attualità
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Oggi “Festa della mamma” storie di donne, parla di Armida Nola, da tutti conosciuta come la “mammina”, l’ultima ostetrica condotta di San Salvo.

Armida Nola è nata nel 1929 a Casalincontrada, sesta degli otto figli di Maria e Giuseppe, il calzolaio del paese. Erano anni di grande povertà. A 18 anni si sposò con Trentino De Luca, più grande di lei di ben 15 anni, ed ebbe subito una bambina Maria.

Passarono gli anni e la necessità e il desiderio di aiutare economicamente la famiglia, la indussero a decidere di cominciare gli studi per diventare ostetrica. L’ostetrica del paese era già in età avanzata, ciò avrebbe permesso alla famiglia, con già tre bambini da crescere, di avere un ulteriore fonte di guadagno, oltre quella di Trentino con il suo mestiere di fabbro.

Fu così che, tra molti sacrifici, Armida si diplomò in ostetricia a l’Aquila, con il massimo dei voti 50/50, nel 1957.

Fu ostetrica condotta, colei che andava di paese in paese, lì dove era necessaria la sua presenza, lei andava. Nel 1961 vinse il concorso a San Salvo e nel 1962 prese servizio. Mise su un laboratorio in una stanza della sua abitazione di via Venezia, dove svolgeva solo delle visite.  Allora si nasceva in casa, portare una donna in ospedale per partorire, era un’esperienza che veniva vissuta peggio di un lutto, per questo l’ostetrica andava di casa in casa. Con l’asino, con la moto, poi arrivarono le auto.

Armida con quattro bambini da crescere, svolse in quegli anni un lavoro duro, senza orari, che necessitava di passione, competenza e molto carattere. Al momento della nascita non c’era un medico, solo lei e la partoriente, in bilico tra la vita e la morte, con la responsabilità di due vite tra le mani.

Armida ci ha raccontato la sua storia, alcuni aneddoti molto dettagliati, con una mente ancora molto lucida nonostante i suoi 86 anni, ed una vivacità fuori dall’ordinario. A 78 anni impara ad usare il computer e mette nero su bianco, molte delle sue esperienze, molta della sua vita, in un libro che non ha mai voluto pubblicare.

Dedicando questo libro a suo marito, oramai scomparso e ai suoi figli, chiedendo loro scusa per il tempo sottrattogli. Armida è una donna, una madre, che come molte donne d’oggi, ha fatto l’equilibrista, cercando di soddisfare le esigenze e le attenzioni che una famiglia richiede, nonostante il lavoro e la voglia di svolgere un mestiere che non solo gli ha permesso di sopravvivere, ma anche di soddisfarla e gratificarla come donna.

Armida ha cresciuto quattro figli, donando loro soprattutto un esempio. “L’esempio per noi è stato tutto – ci racconta la figlia Maria - non era molto il tempo che passava con noi, ma quel poco ci risuonava nel cuore e nelle orecchie. Il rispetto per gli altri, l’amore per il proprio mestiere, la passione e  l'impegno per quello che si fa”.

Tanti auguri a tutte le mamme, ad Armida e a tutte quelle donne che anche grazie a lei sono diventate madri.

Di seguito l’intervista ad Armida Nola, la “mammina” l’ultima ostetrica condotta di San Salvo, che ci narra come si nasceva una volta, in una camera di casa, con pochi supporti tecnici ma tanta forza d'animo.

Video e intervista di Antonia Schiavarelli

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