La città imbrattata

Atti vandalici che ledono spazi pubblici e il privati

Antonia Schiavarelli
10/06/2016
Attualità
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Sono scritte e segni che colpiscono per la loro inconsistenza, oltre a ledere la città e danno la misura della superficialità delle persone che quegli atti li hanno compiuti.

Non sono i cosiddetti "writers" che esprimono se stessi attraverso una forma d'arte, sono segni che richiamano la noia e l'incapacità di esprimersi in modi diversi di ragazzi o adulti che agiscono imbrattando luoghi e cose, pubbliche e private.

Chi ledono con questi atti? Tutti noi, non solo economicamente, perchè ripulire muri, marmi, mattoncini faccia vista ha un costo (30 euro al mq), ma come città. E' un disordine imposto, a chi con sacrifici ed impegno tenta di rendere decoroso il luogo che vive, ad una comunità che tenta di rendere accoglienti e vivibili i suoi spazi pubblici, chiamata a farlo attraverso il pagamento di tasse e tributi. 

Ledere la cosa pubblica è un reato penale art. 635 cp, punibile con la reclusione da 6 mesi a 3 anni, ledere la proprietà privata è un reato punibile con una sanzione amministrativa, come ci ha spiegato il comandante della polizia locale Vincenzo Marchioli.

Qualcuno richiamerà all'uso delle telecamere, potremmo invece cominciare con il richiamare tutti noi al rispetto degli altri e della cosa pubblica e privata.

 

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