“Domandò Gesù: Ma voi, chi dite che io sia?”

Commento al vangelo

Don Simone Calabria
19/06/2016
Varie
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La domanda di Gesù ai suoi discepoli raggiunge, dopo più di 2000 anni, ciascuno di noi e pretende una risposta vera, decisa. Una risposta che non si trova nei libri come una formula, per esempio, di matematica, ma nell’esperienza di chi segue davvero Gesù, con l’aiuto di un «grande lavoratore», di colui che agisce sempre: lo Spirito Santo.

Al centro di questa riflessione c’è l’Apostolo Pietro. Proprio Pietro, è stato certamente il più coraggioso, quando Gesù domandò ai discepoli: “ma voi, chi dite che io sia?”. Pietro ha risposto con decisione: “il Cristo di Dio”. E dopo questa confessione, probabilmente si sarà sentito soddisfatto dentro il suo cuore: pensando…”ho risposto bene”.

Il dialogo con Gesù, però, non finisce così. Infatti il Signore incominciò a spiegare cosa doveva accadere: “Il Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno”. Ma Pietro, ovviamente, non era d’accordo con quanto aveva sentito: non gli piaceva quella strada prospettata da Gesù.

Anche noi oggi, sentiamo tante volte dentro di noi la stessa domanda rivolta da Gesù agli apostoli. Gesù si rivolge ad ognuno di noi e ci domanda: “ma per te chi sono Io? Chi è Gesù Cristo per ognuno di noi, per me? Chi è Gesù Cristo?”. E, anche noi sicuramente daremo la stessa risposta di Pietro, quella che abbiamo imparato nel catechismo: “ma tu sei il Figlio di Dio vivo, tu sei il Redentore, tu sei il Signore!”.

Allora, per rispondere a quella domanda che noi tutti sentiamo nel cuore: “chi è Gesù per noi”, non è sufficiente quello che abbiamo imparato, studiato nel catechismo. È sicuramente importante studiarlo e conoscerlo, ma non è sufficiente, perché per conoscerlo veramente è necessario fare il cammino che ha fatto Pietro. Infatti, dopo questa umiliazione, Pietro è andato avanti con Gesù, ha visto i miracoli che Gesù faceva, ha visto i suoi poteri.

Dunque la domanda di Gesù a Pietro: “Chi sono io per voi, per te?”, si capisce soltanto lungo una strada, un cammino. Un cammino di grazia e di peccato. È questo il cammino che noi dobbiamo compiere per conoscere e seguire Gesù. Seguire Gesù con una vita da discepoli, anche con le nostre fragilità, con i nostri peccati. Ma, comunque, seguire sempre Gesù!.

In questo modo, seguendo Gesù impariamo chi è Lui, a conoscerlo. Ci dobbiamo chiedere: dove Lo conosciamo? Lo conosciamo nella nostra vita quotidiana, tutti i giorni, con le nostre gioie, vittorie e le nostre debolezze. È proprio attraverso gli eventi che ci accadono nella vita di tutti i giorni, che ci avviciniamo a Lui e Lo conosciamo più profondamente e riusciamo a giudicare tutte le cose.

Si tratta però di un cammino che noi non possiamo fare da soli…ci aiuta lo Spirito Santo.

Per concludere vi ripropongo la domanda di Gesù: “ ma chi sono Io per te?” E come discepoli chiediamo al Padre che ci dia la forza di conoscere Gesù e lo Spirito Santo ci spieghi questo grande mistero. Amen.

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