Storie di indecenza sanitaria la risposta della ASL

Dopo la denuncia sul nostro giornale di un malato oncologico la risposta della ASL

Antonia Schiavarelli
08/07/2016
Attualità
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Giunge la risposta del direttore Flacco della Asl Lanciano Chieti Vasto, dopo la denuncia di un malato oncologico che si è visto prenotare un esame di controllo nel 2018, pubblicata dal nostro sito (leggi), ripreso ad ampi stralci questa mattina anche dal quotidiano il Centro.

Il direttore della ASL Flacco afferma, “Con tutto il rispetto per la persona malata, e il percorso impegnativo e doloroso legato alla patologia oncologica, non posso permettere che la nostra Azienda faccia la parte dell’orco che non ha  attenzione né la necessaria cura per i propri assistiti. Nel caso della paziente di Vasto sono stati commessi errori grossolani che non possono essere addebitati al Cup, come sempre terminale di tutti gli strali”.  

ll direttore infatti imputa la responsabilità al medico di base, che nell'impegnativa ha dimenticato di barrare la casella della priorità, affermando che “I pazienti oncologici non prenotano mai i loro esami direttamente - prosegue - perché abbiamo attivato i percorsi dedicati, per cui tutti i controlli vengono programmati ed effettuati secondo protocollo senza che il malato debba preoccuparsene. Gli appuntamenti vengono fissati direttamente dai servizi di oncologia e dagli specialisti che seguono il caso. Funziona così per tutti i pazienti seguiti nelle nostre strutture. Mi chiedo, allora, chi abbia abbandonato questa signora a se stessa, e chi non si sia fatto carico del suo problema. E, ancora, perché il medico che le ha fatto l’impegnativa non abbia barrato la lettera D (prestazione differita)  del codice di priorità che le avrebbe permesso di fare l’esame non lontano dal luogo di residenza entro un tempo massimo di 30 giorni".

Non sappiamo quale realtà stia raccontando il direttore Flacco, ma certo non è quella del "San Pio" di Vasto. Gli esami vengono prenotati dal reparto di oncologia, solo nel lasso di tempo che gli stessi pazienti vengono sottoposti a cicli di chemioterapia o radioterapia, dopodiché ognuno deve provvedere a se stesso. La professionalità e l'umanità del personale medico ed infermieristico del reparto di oncologia di Vasto è riconosciuto soprattutto da chi ha avuto la sfortuna di passarci, ma non effettuano il servizio di prenotazione affermato dal direttore Flacco, come ben sà qualunque malato oncologico che abbia terminato il suo ciclo chemioterapico.

Per quanto riguarda l'errore del medico di base, di non aver contrassegnato la casella con il codice di priorità, è stata certamente una svista, che purtroppo include gli stessi medici della ASL come è possibile vedere dall'impegnativa in allegato.

Ma è un problema che normalmente per i codici 048 (malati oncologici), non si pone, dato che gli stessi nell'arco dei cinque anni dall'insorgere del tumore hanno tutti controlli semestrali, o comunque mai superiori a tale lasso temporale. Una svista dei medici probabilmente, ma anche un'eccessiva rigidità dello sportellista, che data la poca esperienza, ricordiamo che il servizio è stato esternalizzato da poco più di un anno alla modica cifra di 58 milioni di euro, non ha pensato alla priorità del paziente. Ma le regole come direbbe il direttore Flacco ci sono e bisogna rispettarla, non vi è dubbio.

Per quanto concerne il sistema di prenotazione degli esami interno ai reparti o da parte dei medici specialisti, speriamo che possa attivarsi celermente per tutti i malati oncologici, come ha affermato il direttore Flacco.

I medici e gli infermieri, dei reparti oncologici svolgono quotidianamente un lavoro eccellente, a nessuno verrebbe mai in mente di addossare a loro alcuna responsabilità.

Da questa vicenda se una lezione si potrà trarre, probabilmente sarà quella di apporre tutte le crocette necessarie per comprendere meglio le necessità dei pazienti oltre a parlarvi e che ognuno si assumi le proprie responsabilità.

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