Abbiamo incontrato il Prefetto Antonio Corona, in occasione della inaugurazione della nuova sede comunale a San Salvo.
E' stata l'occasione per parlare delle condizioni della sicurezza nel Vastese, soprattutto dopo i fatti dell'operazione "Isola Felice", che ha portato all'emissione di 25 custodie cautelari, di cui 14 in carcere, e 149 indagati in sei regioni (Abruzzo, Molise, Calabria, Lazio, Marche e Sicilia) per associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti e di armi, estorsione, riciclaggio; tra le misure disposte dal gip dell'Aquila ci sono anche sei arresti domiciliari e cinque obblighi di dimora.
Il Presidente del Tribunale di Vasto Bruno Giangiacomo ha definito il Vastese a commento della sentenza sul processo Adriatico "permeabile all’attecchimento di clan malavitosi di un certo livello", abbiamo dunque chiesto al Prefetto cosa si sta facendo per rispondere a questo stato di cose - "A noi sta cercare di garantire nel modo migliore possibile la serena convivenza. I versanti sono molti. Il versante della criminalità organizzata, il versante della criminalità comune, quello della minaccia terroristica e quello riguardante i flussi migratori. Ma le operazioni che sono state condotte e quelle che sono in corso, stanno a dimostrare che il sistema funziona, è ovvio che non si può pensare di arrivare ad un pericolo zero, ma si può pensare di tenerlo nei limiti fisiologici. Molte delle cose che non accadono, non accadono grazie all'attività di prevenzione. Come ha detto il ministro Alfano, il nostro è un lavoro strano, tutto ciò che non accade non fa notizia, ma è tanto ciò che non accade, grazie all'attività delle nostre forze di polizia, che colgo l'occasione di ringraziare ancora una volta".
Riprese e montaggio di Marco Sciullo