Decine di pesci morti alla foce del fiume Trigno

Antonia Schiavarelli
19/10/2016
Attualità
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La segnalazione giunge da parte di alcuni pescatori. Decine di cefali sono stati trovati a riva morti in prossimità della foce del fiume Trigno, lì dove si congiunge con il mare Adriatico, evento anomalo, a cui i pescatori non avevamo mai assistito.

Giunti sul luogo ci siamo trovati difronte ad uno scenario desolante. Un luogo incantevole a livello naturalistico la foce del fiume Trigno, macchiato dalla morte di pesci che potrebbero costituire una ricchezza, così come i luoghi, divenuti punti di abbandono di rifiuti e discariche abusive.

Negli ultimi anni il fiume è stato al centro di diversi atti delinquenziali. Nel dicembre del 2015 il sindaco di San Salvo, vietò l'uso dell'acqua del fiume, a fini irrigui, pesca e abbeveraggio degli animali, per la presenza di salmonella. Nel 2014, dalla Guardia Forestale vennero fatti diverse decine di controlli degli scarichi dei vicini paesi e delle attività produttive, per cui si rilevarono 18 illeciti amministrativi, 8 comunicazioni di notizia di reato alla Procura della Repubblica di Vasto.

Un luogo il cui controllo è difficoltoso data la presenza sulle rive di cave a cielo aperto di ghiaia, limiti naturali e "innaturali".

I pesci trovati morti dai pescatori, questo pomeriggio sono solo un segnale di allarme che la natura nuovamente ci dà. Lì dove le autorità non riescono ad intervenire per evidenti mancanze organiche, dovrebbero intervenire i cittadini a denunciare comportamenti illeciti, così come fatto dai pescatori quest'oggi.

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