In questi ultimi giorni si fa un gran parlare dell'arretramento della SS.16, come se questo rappresentasse l'unico problema esistente nel nostro territorio e nella nostra provincia. E' venuto anche il Presidente della Regione a sostenere il progetto,che rischia di essere devastante per le colture del territorio e molto costoso/ circa 60 milioni di euro.
Vorrei richiamare l'attenzione degli amministratori,su una considerazione molto semplice: lo spostamento della strada dovrebbe alleggerire il flusso del traffico di qualche giornata del periodo estivo,' quando si presenta caotico. Questo traffico intenso dura qualche ora, nel resto dell'anno il traffico è normale ,non ci sono ingorghi.Di conseguenza è insensato spendere tante diecine di milioni di euro per un beneficio di poco conto.
Noi cittadini,dei paesi rivieraschi,possiamo ritenerci fortunati di avere delle strade con una buona viabilità;le nostre strade sono comode e fra l'altro abbiamo la possibilità di percorsi alternativi,quindi non vedo l'utilità di ulteriori strade.
Gli amministrator Regionali, Provinciali, Comunali e l'Anas dovrebbero porre più attenzione sulla viabilità del nostro vasto entroterra, formato da qualche centinaio di comuni,che con i loro esigui bilanci, non riescono a fare neanche la manutenzione ordinaria alle loro strade, a dir poco disastrate e difficilmente percorribili in tempi normali, a maggior ragione d'inverno.
Migliorare le strade del nostro meraviglioso entroterra, potrebbe rappresentare un'occasione di sviluppo e di crescita delle comunità residenti in questi paesi, attraverso l'attrazione turistica estiva e quindi, alleggerendo il traffico sulla fascia costiera.
Voglio concludere, rivolgendo un invito agli amministratori interessati, a rivolgere una volta tanto un minimo di considerazione e di attenzione anche a queste popolazioni e questi cittadini, che non hanno la fortuna di abitare nei paesi rivieraschi e che vivono molti più disagi di coloro che devono affrontare qualche ora di traffico intenso nel periodo estivo.
Queste popolazioni, sono stanche di essere continuamente emarginate e considerate di serie "B".