Storie di donne: il capitale umano di Annarosa Costantini

Antonia Schiavarelli
18/02/2017
Attualità
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Storie di donne è nata come una rubrica che voleva avere un intento, quello di narrare storie che fungessero da esempio, per forza d'animo, capacità personali e professionali.

Oggi narriamo la storia di Annarosa Costantini, una donna che riassume molti di questi esempi.

Annarosa è figlia di due insegnanti, che le hanno inculcato l'amore il rispetto per il mondo della scuola. "Sono figlia di quella cultura, sono figlia dell'art. 34 della Costituzione che afferma che la scuola è aperta a tutti e che i meritevoli hanno diritto di raggiungere i più alti gradi dell'istruzione a prescindere dal loro reddito. La storia della mia famiglia è una storia di questo tipo". 

L'insegnamento per lei è da sempre una missione, impartire la conoscenza, quella che ci rende migliori, quella che eleva i singoli e li rende cittadini capaci di guardare le cose con animo critico.

Annarosa si diploma al liceo classico di Larino, sceglie gli studi classici perchè "la cultura classica ci porta alle radici della nostra civiltà, non c'è niente che i filosofi o gli autori della letteratura greca o latina non abbiano già detto, sull'uomo e sulla sua capacità di stare al mondo".

Continua i suoi studi iscrivendosi al corso di laurea in lettere classiche a Pisa con una specializzazione in linguistica e glottologia. "Sono stata folgorata dall'esame di glottologia, un esame difficile che però mi ha fatto comprendere l'importanza dell'uso della lingua come strumento di comprensione della realtà e della cultura delle comunità. Oggi si legge poco e leggendo poco si imparano sempre meno parole, il lessico diventa sempre più povero, l'uso dei social media amplifica questo problema, migliora magari la capacità di sintesi dei concetti, ma al contempo ci priva dell'uso delle parole".

Neo laureata a 24 anni, fa subito il concorso a cattedra, rientrando tra i primi posti in graduatoria. Diventa insegnante giovanissima, trovandosi a soli 26 anni ad insegnare nel liceo che l'ha vista pochi anni prima studentessa. Per diversi anni insegna poi presso il liceo classico di Termoli fino al 2009, per arrivare l'anno successivo al liceo scientifico Mattioli di San Salvo. Nel 2012 decide di voler andare oltre e fa il concorso per diventare dirigente. E' prima in graduatoria diventando preside dell'Istituto Comprensivo di Montenero a soli 39 anni.

Un percorso lineare, quello di Annarosa, che ha un filo conduttore, l'impegno e lo studio, "Il mio capitale è quello umano, ho sempre saputo di dover sfruttare le mie capacità intellettuali, ho sempre saputo che per raggiungere un risultato dovevo studiare. In questo mi hanno aiutato gli studi classici, che a mio avviso insegnano la disciplina negli studi, una disciplina che applico ancora oggi, perchè continuo a studiare e mi piace molto farlo".

Annarosa ha due figli, un marito, una rete familiare e amicale che l'aiuta e supporta quotidianamente. "E' difficile conciliare un lavoro impegnativo e di responsabilità come quello della dirigente scolastica con quello di madre e moglie. Ho un'alleanza fortissima con mio marito, nella nostra famiglia vale la parità di genere, per cui tutti quanti facciamo parte di una squadra e tutti devono contribuire alla gestione del quotidiano come alla risoluzione dei problemi. Quando è stato necessario sostenere mio marito nella sua carriera, io l'ho sostenuto in ogni modo, quando è stato il mio momento di maggiore impegno lui mi ha compreso, appoggiandomi e sostenendomi. Abbiamo anche a fortuna di avere dei genitori e degli amici, che ci aiutano in questo compito, senza i quali, nessun risultato sarebbe stato raggiungibile".

Cosa deve cambiare nella nostra cultura affinché donne come Annarosa Costantini siamo la maggioranza e non la minoranza? 

"Scontiamo una cultura maschilista, il maggior problema di una donna è quello di conciliare i tempi del lavoro con quelli della cura della famiglia, se i ruoli fossero distribuiti meglio e ci fosse un maggiore sostegno statale con più servizi alle donne che lavorano, probabilmente vivremmo in uno Stato migliore". 

Annarosa Costantini è un bell'esempio dei risultati che una donna può raggiungere con impegno e grazie ad una famiglia che la sostiene.

Una energia che è stata libera di esprimersi, nonostante i numerosi sacrifici, facendo crescere non solo lei (il singolo), ma anche la comunità nella quale è chiamata ad agire.

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