Il bavaglio della maggioranza

Tiziana Magnacca
27/06/2007
Attualità
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In un tempo di grande confusione politica del centro-sinistra, le forze politiche di maggioranza all'interno del Consiglio Comunale di San Salvo hanno perso di vista la distinzione dei ruoli fra maggioranza ed opposizione ed, anzi, hanno perso di vista il ruolo che spetta all'opposizione, nel tentativo palese di non riconoscerle affatto un ruolo. Sebbene la volontà di una opposizione propositiva sia emersa in più occasione nel corso della seduta consigliare, è pur vero che la funzione ed il ruolo di controllo che è proprio della minoranza non può mai essere abdicato ed anzi va perseguito, poiché esso risulta funzionale non agli interessi di una parte politica o di una parte di elettorato ma all'interesse della collettività intera ed ancor di più della democrazia, atteso che attraverso tale funzione la cittadinanza è in grado di controllare l'operato politico ed amministrativo di coloro che governano. Il cittadino può, attraverso il detto strumento, andare oltre le ''verità'' propinate dalla maggioranza e verificare la rispondenza delle manifestazioni decisionali della amministrazione alla concreta dimensione dei fatti, all'interesse della Città, ed ai criteri di legalità. Se anche questo è il compito della opposizione viene spontaneo chiedersi le ragioni per le quali in diversi momenti ed interventi della seduta del 26 Giugno 2007 la maggioranza ha tentato, con fare polemico ed improprio, di mettere a tacere le forze dell'opposizione. Come? Da un lato, attraverso la minimizzazione degli interventi tesi al richiamo al rispetto delle regole e della Legge, con l'affermazione da parte del Sindaco (tra l'altro non originale) volta a ricordare che il Consiglio non è un Tribunale. In realtà si concorda con il presupposto, ma non con la tesi. Infatti nell'ambito delle funzioni e dell'attività del Consiglio, le regole e le norme (poste a presidio della legalità e della legittimità di tale attività) devono essere rispettate ancor di più che in un Tribunale, poiché mentre nelle aule giudiziarie si possono perorare di volta in volta l'interesse di questa o quella parte processuale, nel Consiglio Comunale devono garantirsi gli interessi di un'intera collettività di quasi 20.000 abitanti. Dall'altro attraverso l'intervento di taluni consiglieri di maggioranza miranti a censurare il tentativo legittimo, trasparente e misurato delle opposizioni che hanno evidenziato i limiti e le contraddizioni di un'amministrazione nata su presupposti non positivi, e che già nella fase di costituzione ha chiaramente manifestato le difficoltà di garantire una piena e serena governabilità della città. Se è vero, com'e vero, che ad un'ora dalla seduta di insediamento del Consiglio e a ben un mese dalla competizione elettorale, la maggioranza era ancora intenta a battagliarsi al proprio interno per la scelta degli assessori e per le candidature agli incarichi istituzionali, allora le valutazioni delle opposizioni risultano essere state nè pretestuose né ostruzionistiche, e non potevano essere sottaciute dinnanzi alla cittadinanza. Né ciò poteva essere fatto in nome dei numeri che hanno determinato il successo elettorale del centro-sinistra, come avrebbe anzi voluto il Consigliere Monteferrante (DS). Al Consigliere si ricorda, sebbene lo si ritenga un dato dal medesimo acquisito e anzi scontato, visto lo spessore intellettuale e politico riconosciutogli ( e questo con estrema onestà, poiché nella vita ci occupiamo di altro che ''vendere aspirapolvere'' come scorrettamente ha riferito) che la Giunta ed il Consiglio debbono lavorare nell'interesse di tutti i cittadini di San Salvo, non solo per coloro che hanno scelto il centro-sinistra, ma anche per quei cinquemila cittadini che hanno operato una scelta diversa, e le cui ragioni non possono essere né taciute né dimenticate. Si chiama democrazia. E della bontà di una scelta democratica deve essersi infine convinto anche il Sindaco il quale nell'intervento conclusivo, nel richiedere all'opposizione una fattiva collaborazione, ha riconosciuto il ruolo ed il compito che alla medesima è assegnato. In ultimo, non per importanza, è la considerazione in ordine alla diversa geografia umana del Consiglio Comunale. Pur rammaricandomi di essere l'unica consigliera della opposizione, guardo alla presenza di altre 2 consigliere, la Mastroiacovo e la Perrucci, come un fatto significativo verso una autentica democrazia paritaria, in conformità al principio costituzionale delle pari opportunità. Alle consigliere di maggioranza rivolgo sin d'ora un appello affinché si propongano, in maniera condivisa ed oltre gli schieramenti, tutte quelle iniziative volte non solo a promuovere la presenza femminile nei processi e nei luoghi decisionali delle istituzioni e della società, ma anche a valorizzare le specificità femminili, senza alcun indugio e ritardo nella proposizione delle iniziative contro ogni forma di abuso e di violenza. Non chiedo alle donne politiche della maggioranza solo politiche per le donne. Chiedo, a ciascuna nel proprio ruolo, di non abbandonare mai quel modello di lettura della politica caratteristico delle donne e che è incentrato sul concetto di sviluppo umano e di riferire a tale modello tutti i temi complessi della convivenza di cui l'amministrazione dovrà occuparsi: dal lavoro, allo sviluppo economico, all'urbanistica, all'ambiente all'educazione ed alla cultura. SAN SALVO, 27.6.07 Tiziana Magnacca CONSIGLIERE COMUNALE LISTA CIVICA ''VOLTIAMO PAGINA''

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