Un posto per i ragazzi

La conquista dei ragazzi, un luogo tutto loro dove poter "stare insieme"

Antonia Schiavarelli
04/03/2017
Attualità
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Lo hanno chiesto in molti modi, le prime a farlo ai nostri microfoni furono Nikla Angelone e Siria Gattone, che nel giugno del 2015 presentarono in Consiglio Comunale una raccolta di 600 firme, per l’apertura di una sala cinematografica a San Salvo..In quel consiglio comunale Nikla e Siria, parlarono della necessità di un luogo di ritrovo, per stare insieme, un centro di aggregazione, in cui interagire tra giovani, un riparo nei pomeriggi più freddi, quando la piazza, oramai gremita solo da adolescenti, diventa infrequentabile per il maltempo. (leggi)

Il sindaco Tiziana Magnacca, allora fece una promessa a quelle due ragazze, che terminati i lavori per la ristrutturazione del municipio, un luogo lo avrebbero trovato nei locali dell'ex mercato coperto.

Nel frattempo il Centro culturale è stato dato in gestione e la sala cinematografica è stata rimessa in funzione, ma il luogo di ritrovo continuava  a mancare.

E' così che un altro gruppo di ragazzi ha dato voce alle proprie necessità di adolescenti, ed attraverso la loro esperienza giornalistica intrapresa con un progetto scolastico hanno chiesto nuovamente un luogo "L’esigenza comune dei ragazzi di San Salvo è di avere un luogo di ritrovo sorvegliato, dove poter guardare un film, intrattenersi in attività ludiche, stuzzicare qualcosa o semplicemente trascorrere un pomeriggio al caldo, facendo nuove conoscenze". (leggi)

Questo luogo, sembra sia stato trovato.

I locali del Centro Culturale Aldo Moro, lasciati dallo Sportello Unico delle Attività Produttive, verranno dati ai ragazzi. Questo è quanto ci ha comunicato il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca.

In un luogo già molto frequentato dai ragazzi, la biblioteca comunale, degli spazi verranno dati a loro, ai ragazzi, e alle loro attività. Il sindaco ha affermato di stare cercando una soluzione organizzativa "ma quegli spazi saranno dei ragazzi".

Loro quei luoghi li avevano già fatti propri, si potevano vedere nei pomeriggi più freddi assiepati sulle scale o negli androni del Centro Culturale. Ora avranno degli spazi dove poter "stare insieme".

Un esempio Nikla, Siria, Lorenzo, Chiara, Francesco, Federica e Alessandra lo hanno dato, metterci la faccia, chiedere, impegnarsi per qualcosa in cui si crede porta i suoi frutti, noi adulti possiamo solo amplificare la loro voce, gli amministratori stare in ascolto e trovare delle soluzioni.

 

 

 

 

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