La replica della Asl alle polemiche sul 118

Francesco Bottone
03/07/2007
Territorio
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CASTIGLIONE MESSER MARINO - Dopo gli scambi di battute polemiche tra maggioranza e opposizione, in merito all'attivazione del servizio di 118 nel popoloso comune montano, giunge la replica a firma del dirigente medico del distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino, Fioravante Di Giovanni. ''Non è assolutamente vero che la ASL ha rinviato la realizzazione di quello che nell'articolo apparso sui quotidiani locali viene impropriamente definito 'un reparto di pronto soccorso'. - spiega il responsabile sanitario - E' vero invece che è all'attenzione dei competenti organi una proposta di potenziamento del servizio territoriale di Emergenza-Urgenza che prevede la realizzazione, in tre fasi successive, di dieci nuove postazioni di 118 sul territorio della ASL. Castiglione è inserito nella prima fase, e questa scelta è dovuta esclusivamente ad un attento studio delle isocrone e del territorio''. ''Inoltre non si vuole attivare solo 'un servizio di pronto intervento con ambulanza' come riportato nell'articolo, - continua il dirigente medico Di Giovanni - si vuole invece attivare all'interno del distretto un Punto di Primo Intervento, utilizzando in stretta sinergia il personale del 118, i medici della continuità assistenziale, il personale infermieristico e gli specialisti del distretto. Questa sinergia nell'utilizzo del personale è l'unico modo per rendere sostenibili i costi di gestione di questo servizio. Ed è questo il motivo per cui non è mai stata presa in considerazione una sede del 118 diversa dal distretto nonostante già da tempo la locale RSA, il Parroco e tutti i comuni limitrofi avessero offerto gratuitamente i locali''. Questa dunque la versione ufficiale fornita dal distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino, che fa chiarezza in merito alle dichiarazioni rilasciate dai vari esponenti politici coinvolti, a più titolo, nella vicenda. Continua la nota della Asl: ''Il progetto prevede inoltre la realizzazione nel distretto di una Unità Territoriale di Assistenza Primaria (UTAP), grazie alla quale i medici di Assistenza Primaria, in stretta integrazione con i medici di continuità assistenziale, il personale del distretto, gli specialisti, gli infermieri dell'ADI, i servizi sociali dell'Ente d'Ambito, garantiranno la continuità dell'assistenza 24 ore al giorno, sette giorni su sette. E' necessario precisare che si tratta di un progetto sperimentale della prima e attualmente unica UTAP in zona montana della regione Abruzzo. A questo progetto hanno aderito con entusiasmo tutti i medici della zona tranne uno. Ed è per reperire gli spazi necessari ad accogliere questi servizi che si deve potenziare l'attuale struttura, completando almeno il primo piano del distretto: a ciò serviva la somma stanziata e ora congelata''. Il riferimento è alla disponibilità di cassa concessa, in un primo momento, dall'amministrazione comunale e successivamente congelata per via, questa la giustificazione del primo cittadino, di una lettera anonima con la quale si minacciavano azioni legali contro il comune. ''Questo progetto prevede sicuramente l'assunzione di personale e non si comprende come un anonimo cittadino possa ipotizzare un presunto danno patrimoniale dalla realizzazione di un'opera che, oltre a migliorare l'offerta di salute in un territorio fino ad oggi fortemente penalizzato, può diventare possibilità occupazionale per giovani del posto. - continua Fioravante Di Giovanni, che, in chiusura, puntualizza - Lo scopo di questa nota non è però quello di alimentare una sterile polemica, ma di invitare i gruppi consiliari di maggioranza ed opposizione a collaborare per la realizzazione del progetto della ASL nell'esclusivo interesse dei cittadini di Castiglione e dell'Alto Vastese''.

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