Gesù ci invita a percorrere una vita piena di fascino

Commento al vangelo

Don Raimondo Artese
14/05/2017
Religione
Condividi su:

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».

Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.

Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.

In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre». (Gv 14,1-12)

 

GESÙ: VIA, VERITÀ E VITA = FEDE

Il brano di oggi è tratto dal lungo discorso di Gesù durante l'ultima Cena. Ogni frase, ogni pensiero meriterebbe un commento a parte. "Io sono la via, la verità e la vita". Queste parole di Gesù, riportate dal Vangelo, erano rivolte agli apostoli, ma anche a ciascuno di noi. Che cosa intendeva dire Gesù?

Il giro d’Italia che ora passa da noi ed arriva al Blockhaus mi ha fatto ripensare come quel punto di arrivo, a volte per gli scout è stato un punto di partenza per le escursioni al Monte Amaro, ed immaginavo ciò che passava nella loro mente la paura o la voglia di fare una scoperta. In un racconto di un pensatore francese, Teilhard de Chardin, si legge:« Ai piedi di un'alta montagna c'è un albergo pieno di villeggianti, che un giorno propongono: "Facciamo un'escursione fino alla cima?". Si equipaggiano e sono pronti a partire.

Alcuni però osservano con attenzione la vetta, la vedono alta e lontana, e concludono: "Ma chi me lo fa fare?". E se ne restano al piano. Ammazzano il tempo giocando a poker, alle bocce.

Gli altri partono. Ma la strada si fa presto ripida, faticosa. A metà strada c'è un prato con l'erba tenera, un ruscello, le farfalle che svolazzano. E quasi tutti si fermano lì, a fare un allegro pic-nic.

I pochi decisi a continuare la salita, ripartono e raggiungono la vetta. Trovano un panorama stupendo, hanno una visione del mondo dilatata che li ripaga largamente della loro fatica. »

Teilhard, autore del racconto, concludeva: ognuno di noi appartiene a una delle tre categorie: o se ne resta terra terra, o si ferma a metà strada, o pieno di coraggio e buona volontà sale fino alla cima.

Gli apostoli di Gesù erano di sicuro di questa terza categoria. Cercavano inquieti, puntavano in alto, addirittura si proponevano di incontrare Dio. Un giorno Filippo osa dire a Gesù: "Signore, mostraci il Padre, e ci basta".

È la sera del Giovedì Santo, ultima cena. Si avvicina il momento della separazione, gli apostoli sono d'una tristezza infinita. Gesù per confortarli dice parole di grande tenerezza. Li informa: sta per tornare alla casa del Padre. In quella casa ci sono molti posti, e lui preparerà un posto per loro. "Ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io".

E il dialogo si fa più forte, Gesù dice: "Del luogo dove io vado, voi conoscete la via". Gli replica Tommaso: "Non sappiamo dove vai, come possiamo conoscere la via?". E conclude Gesù con quella risposta sibillina: "Io sono la via, la verità e la vita". Lui, una persona, è una via?

Gli Apostoli non comprendono, e allora Filippo vuole una prova: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". E riceve la risposta di Gesù, ancor più difficile da capire e accettare: "Filippo, chi ha visto me, ha visto il Padre… Io sono nel Padre, e il Padre è in me".

Questa verità è come la cima del monte di cui parlava Teilhard de Chardin: a chi la raggiunge, essa apre a una nuova visione del mondo.

Così ogni cristiano è invitato da Gesù a percorrere fino in fondo questa via piena di fascino. L'importante è che non rimanga al piano terra per giocare a briscola, o a metà strada per rincorrere le farfalle o fare il pic-nic.

Guarda Gesù, guarda come ho vissuto quando è stato uno di noi, come ha amato fino a dare tutto se stesso, come ha accolto ogni persona, come è morto e capisci Dio, e si dilata la vita.

Tu sei la via, Signore Gesù, via che mi conduce alla vita vera, insegnami a camminare nutrendomi di te, mangiando la tua parola ogni giorno, meditando la tua vita in ogni istante, per lasciare che tu viva in me. Nulla mi trattenga da un’adesione piena, nulla mi impedisca di camminare seguendoti. Amen.

 

Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: