Melma nell'acqua, la denuncia di Antonio Torricella

Orti danneggiati, acqua melmosa, la denuncia di un agricoltore

Antonia Schiavarelli
15/06/2017
Attualità
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Antonio Torricella è un agricoltore, vive di agricoltura. Ha un orto e da questo trae il guadagno per poter vivere. 

Lo incontrammo lo scorso anno per i danni all'agricoltura dovuti alla sporcizia dei canali, che riempiendosi a causa delle piogge insistenti, finirono per allagare i terreni. (leggi)

Ieri abbiamo incontrato Antonio, che dopo ripetute richieste di aiuto alle autorità preposte rimaste inascoltate si è rivolto a noi. Siamo andati sui suoi campi, per comprendere ciò di cui parlava.

I campi della Bufalara, in questi giorni sono inondati dal sole, con temperature oltre i 30°, l'orto di Antonio è composto da verdure di stagione, pomodori, fagiolini, cetrioli, melanzane.

Antonio non riesce più a dare acqua alle sue piante, l'acqua che arriva direttamente dal fiume a causa di alcuni lavori in corso alle vasche che sono sulle colline di Montalfano, è piena di melma che finisce per intasare i tubi degli impianti di irrigazione. Normalmente l'acqua arriva alle vasche dal fiume, dove viene lasciata a decantare perdendo la melma e poi viene rilasciata per irrigare i campi, ma a causa dei lavori seppur necessari, ciò non avviene.

Dopo le ripetute denunce al Consorzio di Bonifica responsabile degli impianti idrici della piana, Antonio ci ha raccontato che la ditta che sta compiendo i lavori, ha fornito ad Antonio nuovi tubi, senza però risolvere il problema, quindi anche i nuovi tubi si sono intasati.

Il problema non riguarda solo l'orto di Antonio, ma tutta la Piana per la cui irrigazione ci si appoggia all'impianto di Montalfano, diverse decine di ettari di terreno. 

Antonio accusa che i lavori agli impianti dovevano essere compiuti durante l'inverno, a marzo, aprile, quando con la pioggia si può supplire all'acqua dei pozzi, non a giugno. E' mancata completamente da chi è preposto a farlo, accusa Antonio, la tempistica dei lavori, andando a ledere con questa mancanza gli agricoltori. Ci porta di pianta in pianta, scava nel terreno per farci vedere la mancanza d'acqua, con parole di sconforto nel veder andare persi mesi di lavoro. 

Sono due settimane che passa ore ed ore a ripulire i filtri, ogni mezz'ora, prima che si intasino, un lavoro massacrante che non gli consente di provvedere agli altri lavori necessari.

Le piante sono in sofferenza, il raccolto è quasi compromesso, non solo quello dei prossimi giorni, ma anche quello dei prossimi mesi e, per chi vive di agricoltura, significa non poter avere una rendita. Chi se ne farà carico?

 

 

 

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