XVII DOMENICA T.O.A
(1Re 3, 5.7-12; Sal 118; Rm 8, 28-30; Mt 13, 44-52)
Queste tre brevi parabole, proposte dalla liturgia di oggi, sono la conclusione del capitolo del Vangelo di Matteo dedicato alle parabole del Regno di Dio (13,44-52).
Tra queste ci sono due piccoli capolavori: le parabole del tesoro nascosto nel campo e della perla di grande valore. Esse ci dicono che la scoperta del Regno di Dio può avvenire improvvisamente come per il contadino che arando, trova il tesoro insperato; oppure dopo lunga ricerca, come per il mercante di perle, che finalmente trova la perla preziosissima da tempo sognata. Ma in un caso e nell’altro resta il dato primario che il tesoro e la perla valgono più di tutti gli altri beni, e pertanto il contadino e il mercante, quando li trovano, rinunciano a tutto il resto per poterli acquistare. Non hanno bisogno di fare ragionamenti, o di pensarci, di riflettere: si accorgono subito del grande valore di ciò che hanno trovato, e sono disposti a perdere tutto pur di averlo.
Due modalità che sembrano contraddirsi, ma il Vangelo è liberante: l’incontro con Cristo non sopporta statistiche, è possibile a tutti trovarlo o essere trovati da Lui, sorpresi da una luce come sulla via di Damasco, oppure da un Dio innamorato della quotidianità, che passa, come dice S. Teresa d’Avila, “fra le pentole della cucina”, che è nella vita di ogni giorno, là dove viviamo, lavoriamo, amiamo, come un contadino paziente.
Ed è veramente così: chi conosce Gesù, chi lo incontra personalmente, rimane affascinato, attratto da Lui, dalla sua immensa bontà, dalla tanta verità, tanta bellezza, e tutto in una grande umiltà e semplicità. Cercare Gesù, incontrare Gesù: questo è il grande tesoro!
Quante persone, quanti Santi, leggendo il Vangelo, sono stati talmente colpiti da Gesù, da convertirsi a Lui. Pensiamo a san Francesco di Assisi: lui era un cristiano, ma un cristiano “all’acqua di rose”. Quando lesse il Vangelo, in un momento decisivo della sua giovinezza, incontrò Gesù e scoprì il Regno di Dio, la sua vera felicità, e allora tutti i suoi sogni di gloria terrena svanirono. Il Vangelo ci fa’ conoscere Gesù vero, ci fa’ conoscere Gesù vivo; ci parla al cuore e ci cambia la vita. E allora sì, lasciamo tutto e… seguiamolo. Possiamo cambiare effettivamente metodo di vita, oppure continuare a fare quello che sempre abbiamo fatto ma siamo un altro, siamo rinati, cambiati: abbiamo trovato ciò che dà senso, ciò che dà sapore, ciò che dà luce a tutto, anche alle fatiche, anche alle sofferenze e anche alla morte.
Bisogna, allora, leggere il Vangelo. Leggere il Vangelo. Ogni giorno cerchiamo di leggere un passo del Vangelo e troveremo Gesù, il nostro vero tesoro, questo Dio che è amore, pace e gioia. Questo è ciò che Dio vuole, è ciò per cui Gesù ha donato sé stesso fino a morire sulla croce, per liberarci dal potere delle tenebre e trasferirci nel suo regno di vita, di bellezza, di bontà, di gioia.
Carissimi, la gioia di aver trovato il tesoro del Regno di Dio traspare, si vede. Ognuno di noi non può tenere nascosta la sua fede, perché traspare in ogni parola che usiamo, in ogni gesto che facciamo, anche in quelli più semplici e quotidiani: traspare l’amore che Dio ci ha donato mediante Gesù. Preghiamo, per intercessione della Vergine Maria, perché venga in noi e nel mondo intero il suo Regno di amore, di giustizia e di pace. Amen.