Ancora polemiche sugli autovelox ''imboscati''

Francesco Bottone
13/08/2007
Attualità
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Si intensificano i servizi di controllo elettronico della velocità in questi trafficati giorni di agosto sulla fondovalle Trigno. Polizia municipale dei diversi centri che si affacciano sulla valle del Trigno in azione con le apparecchiature autovelox quasi tutti i giorni. E puntualmente, come ogni mese, giungo le proteste degli utenti e le polemiche divampano, rimbalzando sugli organi di informazione. Se svolti con criterio e secondo le disposizioni di legge vigenti, i servizi di controllo elettronico della velocità hanno una loro importanza per quanto riguarda la prevenzione dei sinistri stradali dovuti, in massima parte, a comportamenti scorretti e pericolosi, al tanto citato piede pesante sull'acceleratore. Il problema e le polemiche nascono se tali utili servizi non vengono svolti secondo le norme del codice della strada. Nella mattinata di ieri alcuni utenti in transito sulla fondovalle hanno avuto accesi scontri verbali con gli operatori della municipale che stavano prestando servizio presso lo svincolo di Dogliola. Solita questione: macchinetta autovelox 'imboscata', in maniera tale da non essere visibile dagli automobilisti in transito, e l'autovettura dei vigili urbani lasciata distante, anch'essa posizionata in maniera tale da risultare nascosta. Una pessima abitudine, a quanto pare difficile da eradicare, nonostante le numerose polemiche divampate sui mezzi di informazione. Pessima e illegale, perché in palese contrasto con quato disposto dalle norme di attuazione di tali servizi per il controllo elettronico della velocità. Un servizio autovelox svolto in maniera furbesca e subdola, come è quello attuato nascondendo apparecchiature e operatori, oltre ad essere scorretto, perché finalizzato esclusivamente ad estorcere denaro dalle tasche degli automobilisti, risulta del tutto inutile dal punto di vista della prevenzione degli incidenti, poiché viene meno la funzione deterrente che solo una postazione ben visibile può avere. Sulla questione autovelox sulla fondovalle Trigno gira un discreto volume di affari, perché di questo si tratta se si pensa di utilizzare uno strumento di repressione contro l'alta velocità con l'unico fine di fare cassa, di ripianare i bilanci delle amministrazioni pubbliche, il tutto a danno deli utenti della strada. Una questione di cui probabilmente sarebbe il caso che anche la politica e le istituzioni cominciassero, finalmente, ad occuparsi.

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