Caporale: ''Chiudiamo la caccia!''

Francesco Bottone
13/09/2007
Territorio
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Walter Caporale, Capogruppo regionale dei Verdi, è intervenuto duramente contro l'imminente apertura della stagione venatoria, con dichiarazione che andranno ad alimentare le polemiche nel mondo venatorio e in quello della politica. ''Siccità e incendi hanno caratterizzato l'estate abruzzese 2007. Ci sono città senza acqua e ci sono coloro che spargono piombo nelle zone acquatiche, visto che il Calendario Venatorio abruzzese del 2007 autorizza a sparare a 100 metri in direzione delle zone acquatiche, il PIOMBO cade proprio nelle zone che si vogliono tutelare. Il Calendario Venatorio abruzzese autorizza l'inquinamento delle zone acquatiche con il piombo. Bene!! Bravi!!! Altro condimento che gli abruzzesi ritroveranno nelle acque da tavola''. Va ricordato che il calendario venatorio è stato emanato dalla giunta regionale, cioè della maggioranza di centrosinistra di cui Caporale fa parte. Critiche intestine alla maggioranza dunque, a conferma che i Verdi sono una costola autonoma dal resto della coalizione, almeno su alcune tematiche. ''Il Calendario Venatorio abruzzese fa anche di più, ipocritamente e vergognosamente. - continua il leader ambientalista - Vieta solo in teoria la caccia nelle zone percorse dagli incendi, come già previsto da una Legge Nazionale (Legge 353/2000, art. 10) e come già previsto negli scorsi anni (quindi: nessuna novità). Ma quanti Comuni in realtà hanno provveduto a realizzare il catasto delle aree percorse dagli incendi, per individuare dunque le aree in cui la caccia sia effettivamente vietata dove il fuoco ha distrutto case, boschi,verde, abitazioni e sterminato animali? Pochissimi, quasi nessuno. Dunque, non basta riportare nel Calendario Venatorio una regola, bisogna renderla applicabile. MA SOPRATTUTTO LA CACCIA ANDAVA VIETATA IN TUTTE LE AREE LIMITROFE A QUELLE DISTRUTTE DAGLI INCENDI: è nelle aree limitrofe che decine di migliaia di animali,stremati, affamati, assetati dagli incendi si sono rifugiati: ed è lì che in Abruzzoverranno facilmente uccisi!!''. In sostanza Caporale chiede la non apertura della caccia per questa stagione. ''La nostra regione avrebbe dovuto avere il coraggio e l'onestà di vietare la preapertura della caccia, come hanno fatto anche il Lazio, la Calabria e la Sicilia, unendosi alla maggioranza delle altre regioni italiane: invece l'Abruzzo oscurantista è prevalso e nonostante le stragi e la distruzione di boschi, alberi, animali, case, verde la caccia ha riaperto impunemente il 2 settembre: che vergogna per la Regione che vorrebbe definirsi dei Parchi!Che offesa! - aggiunge in chiusura il nemico numero uno delle doppiette abruzzesi - ORA E' NECESSARIO CHIUDERE L'ATTIVITÀ VENATORIA per la stagione 2007/2008, fonte di ulteriore disturbo e stress per la fauna selvatica. Rivolgo, dunque, l'ennesimo appello al Presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco affinché, vista la mancanza dei catasti sugli incendi, vista l'indifferenza dell'Assessore competente (Marco Verticelli, Ds) e considerati gli ottomila ettari di boschi distrutti, provveda a CHIUDERE LA CACCIA IN ABRUZZO per permettere alla fauna selvatica di ripristinare l'equilibrio biologico migliore auspicabile. Nella Regione dei Parchi, che percepisce ingenti finanziamenti europei per il mantenimento delle popolazioni selvatiche protette, è doveroso intervenire presto e con efficacia. Altrimenti è ipocrita e falso piangere sugli incendi e chiedere aiuti e finanziamenti al Governo''. Da parte sua il Governatore d'Abruzzo, Del Turco, ha fatto sapere che nessuno toccherà la caccia, che avrà inizio regolarmente domenica prossima.

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