Come migliorare il proprio vocabolario tecnologico in inglese: 10 magazine online da consultare

04/04/2018
Attualità
Condividi su:

Quando ci si accosta all’apprendimento della lingua inglese, il primo passo consiste nel prendere familiarità con i fondamenti della stessa: costruzioni verbali e sintattiche e primi rudimenti di conversazione. Questo è un approccio alquanto standard, che replica un ordinario percorso scolastico e può essere tranquillamente gestito con una serie di ripetizioni di inglese. Detto in altri termini, non serve una preparazione specifica da parte del docente, al quale è richiesta semplicemente una conoscenza approfondita della lingua nella sua accezione più ampia e generalista.

Ma cosa succede quando una persona, magari per motivi di lavoro e/o nell’imminenza di un trasferimento all’estero, si trova nella condizione di dover apprendere un gergo tecnico estremamente specifico e settoriale? Un corso d’inglese standard potrebbe non bastare, e l’allievo si troverebbe nella condizione di dover cercare un insegnante specificamente preparato su quel tipo di lessico: non un’impresa alla portata di tutti, specialmente nei piccoli centri.

Detto che oggi l’e-learning consente, nella maggior parte dei casi, di superare anche queste barriere, una soluzione alternativa e dal tenore più autarchico potrebbe essere offerta sempre da Internet, ma sotto un altro aspetto.

Perché approcciarsi al gergo tecnologico anglosassone attraverso la lettura di magazine dedicati

Prendiamo ad esempio il linguaggio legato al mondo della tecnologia e della telematica. Una scelta non casuale, dato che proprio in tale settore il mercato del lavoro è particolarmente fervido di possibilità, guarda caso proprio nei paesi di lingua inglese. E come è logico, se qualcuno vuole coltivare il proprio sogno di lavorare, un giorno, presso uno dei colossi della Silicon Valley, non può accontentarsi di un inglese standard, e meno ancora di un livello di apprendimento scolastico. Deve andare in profondità, cercando di acquisire delle skill linguistiche specifiche su quel tipo di linguaggio.

L’alternativa più credibile, da questo punto di vista, la offrono i tanti magazine online di settore che è possibile rintracciare in rete. Molti dei più autorevoli sono in lingua inglese, e gli articoli in essi contenuti possono essere consultati (o meglio ancora letti avidamente) per prendere confidenza con un linguaggio per iniziati e con le varie declinazioni lessicali che esso comporta.

Certo, la guida di un insegnante offre un sostegno sicuro e vi solleva dall’affanno di dover cercare da soli tutte le risposte e i chiarimenti di cui avrete bisogno. Tuttavia, se affrontata con tenacia e impegno, anche questa seconda strada offre dei vantaggi non secondari. Eccone ad esempio alcuni.

  • Vi permetterà di essere al passo coi tempi. L’attualità è il pane quotidiano di ogni magazine che si rispetti, e dunque consultando le testate più autorevoli vi confronterete immediatamente con le ultime novità del settore. Anche dal punto di vista gergale.
  • Vi fornirà informazioni utili sul mondo del lavoro in quel determinato settore. Oltre a nozioni di carattere generale, entrerete a contatto con informazioni che potranno rivelarsi molto utili quando deciderete di proporvi presso un’azienda internazionale. Avrete un quadro più completo delle policy aziendali, dei loro obiettivi, dei trend di mercato attuali e futuri. Inoltre, non è detto che non troviate anche qualche indirizzo interessante dove inviare un CV.
  • Vi aiuterà ad acquisire più consapevolezza. Detto in altri termini, capirete che la tecnologia è un ambito estremamente serio da affrontare, il cui sviluppo può avere delle ripercussioni negli ambiti più disparati della nostra vita quotidiana.

Come procedere

Detto ciò, la domanda successiva che dovreste porvi è la seguente: è adesso come mi muovo? C’è un metodo consolidato per studiare il lessico tecnologico inglese partendo dai magazine di settore?

Detto che le metodologie possono variare a seconda delle situazioni, del livello di preparazione di base e delle abitudini dello studente, un iter mediamente fruibile dalla totalità degli interessati (dunque a prescindere dai parametri sopra accennati) potrebbe essere il seguente.

  • Selezionare dei magazine seri e autorevoli, scritti con competenza e proprietà di linguaggio. Per quando riguarda questo aspetto, vi rimandiamo al paragrafo successivo.
  • Scegliere alcuni articoli dei magazine, pescando anche da quelli meno recenti ma senza andare troppo indietro nel tempo: la tecnologia è un settore che evolve molto velocemente, e un articolo dello scorso anno potrebbe essere già vetusto.
  • Effettuare uno skimming, ovvero una lettura veloce ma non sommaria dell’articolo, appuntando tutte le espressioni sconosciute o ambigue. Le prime volte sarà un lavoro lungo e forse estenuante, ma necessario: con il passare del tempo, mano a mano che si acquisiranno nuove nozioni, tale operazione diventerà sempre più agile e snella.
  • Ricercare il significato delle parole o delle espressioni sconosciute o poco chiare. La rete mette a disposizione alcuni portali – come il celebre TechTarget – in grado di svelare molti degli arcani al cospetto dei quali vi troverete di fronte.
  • Una volta chiarito il significato di parole o espressioni a voi sconosciute, rileggete l’articolo assicurandovi da aver capito tutto.

Letture consigliate

Ovviamente, perché questo metodo abbia successo, la fonte di studio deve essere seria, credibile e, come accennato prima, autorevole. Separare il grano dal loglio è forse l’operazione più difficile da portare a termine con successo quando si naviga in Internet. Lo è già in italiano, figuriamoci in inglese. Ecco perché, di seguito, vi forniamo una lista di 10 “approdi sicuri”: vale a dire 10 magazine che possiedono tutte le caratteristiche di cui sopra e possono pertanto fare al caso vostro.

  • Wired. Lo citiamo per primo perché la sua edizione italiana è molto popolare. Si tratta dunque di un ambiente digitale con cui potreste avere una certa familiarità. Aggiornatissimo e ricco di informazioni, il sito in lingua inglese ha il pregio di un linguaggio semplice ma non semplicistico, specifico ma accessibile a tutti. L’ideale per iniziare a prendere dimestichezza con la lingua.
  • CNet. Popolare nei paesi di lingua inglese per i suoi tutorial, il magazine si addentra in un linguaggio tecnico molto più specifico. Inoltre, rispetto a Wired, presenta una maggiore ortodossia tematica: nessuna apertura a cronaca e attualità, solo recensioni di prodotti tecnologici e guide per usare correttamente la maggior parte di essi.
  • Digital Trends. Molto simile a CNet, a sua volta specializzato in recensioni e guide, ha però un plus non indifferente nei suoi video esplicativi e nei podcast. Grazie a essi, oltre alla lettura potrete cimentarvi anche nell’ascolto: con il tempo e la pratica riuscirete a trarre utili informazioni in merito alla differenza tra linguaggio tecnico scritto e parlato.
  • Technowize. Magazine generalista che affronta il mondo della tecnologia da differenti angolazioni. Anch’esso molto attivo nella produzione di video. Utile per consolidare le informazioni incamerate e per misurarsi con stili di scrittura differenti.
  • Mashable. Uno dei magazine più popolari negli USA, grazie alla relativa facilità del linguaggio utilizzato e all’invidiabile capacità di sintesi degli articoli. L’informazione ha un tono leggero e informale, ma pur sempre tecnicamente inappuntabile.
  • ReadWrite. Un parziale intruso, giacché essere un vero e proprio magazine parliamo di un blog. Ciò malgrado, la ricchezza e la completezza delle informazioni presenti al suo interno non sono in discussione. A cambiare radicalmente, rispetto alle testate vere e proprie, è il linguaggio: estremamente informale, spesso in prima persona. Utile per capire come muovervi se volete un approccio più da blogging, con un linguaggio più simile a quello colloquiale.
  • The Next Web. Un magazine che si occupa di startup, tecnologie di imminente lancio sul mercato ed eventi legati alla loro promozione. Un vero e proprio sguardo sul futuro, per essere sempre aggiornati sulle tendenze di oggi e (soprattutto) di domani.
  • TechCrunch. Altro oggetto di culto per appassionati, è un sito molto completo in materia di tecnologia e startup. Ha anche una nutrita sezione video, purtroppo ora ferma; è comunque possibile consultare i video del passato, realizzati con estrema cura.
  • MIT Technology Review. Un magazine di stampo accademico, realizzato all’interno del Massachusetts Institute of Technology, forse l’istituto scolastico più avanzato in questo settore. Ovviamente il linguaggio è molto più elaborato dei magazine dal taglio più prettamente divulgativo, e presuppone una lettura da “iniziati”. Da avvicinare quando avrete acquisito una maggiore consapevolezza non solo dei termini tecnici, ma della lingua inglese in assoluto.
  • Gizmodo. È un po’ la Bibbia del geek, dato il suo vasto campo di interessi: dalla scienza applicata arrivando fino alla fantascienza nei vari media (cinema, TV, libri, fumetti). La tecnologia propriamente detta non beneficia di una sezione dedicata, ma in molti articoli inerenti i più importanti conseguimenti degli ultimi anni in ambito scientifico un ampio spazio è accordato allo sviluppo tecnologico che ha permesso tali scoperte.
Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: