Nuovo tentativo dell’amministrazione comunale di indire un’asta pubblica per la vendita della particella 18. L’area demaniale di 19.190 mq che si trova nella parte nord del lungomare Cristoforo Colombo di San Salvo Marina sembra ormai invendibile. Dopo che l’ultima asta pubblica, scaduta l’8 marzo, è andata deserta, l'amministrazione Magnacca cerca di rendere più appetibile la vendita del terreno riducendo il prezzo a base di gara del 10% rispetto all'asta precedente che era di 2 milioni e 700 mila euro. Giunto al sesto esperimento, la particella 18 torna di nuovo in vendita, secondo lo schema del bando di gara, verrà messa all'asta per il prezzo base di 2 milioni e 430 mila euro con il sistema delle offerte segrete in aumento di 50 mila euro e multipli. Nei prossimi giorni avverrà la pubblicazione del bando con tutte le informazioni necessarie. Dalla vendita del terreno il Comune intende ricavare i soldi per la riqualificazione del lungomare di San Salvo Marina, inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2018-2020, ma ad oggi il progetto risulta irrealizzabile. Come affermato nell'ultimo consiglio comunale, la riqualificazione ha un costo di 2 milioni e 700 mila euro e avverrà solamente se verrà venduta la particella 18. "E' l'ennesima dimostrazione della mancata organizzazione dell'amministrazione Magnacca", afferma Gennaro Luciano, capogruppo del Partito Democratico di San Salvo, "ci troviamo di fronte a un deficit economico di 270 mila euro, e non sono pochi. Se il prezzo a base d'asta è stato abbassato, come dice l'art.14 comma 1 della delibera di C.C. n.11 del 22/03/2012, significa che ci saranno soldi in meno per il progetto", continua, "Questo sottolinea il fatto che l'opera è stata inserita senza considerare lo stato in cui sono le casse comunali. E' giusto che l'amministrazione spieghi ai cittadini dove, come e quando prenderà questi soldi e soprattutto è giusto che spieghi che la riqualificazione del lungomare non si farà mai". La storia della famosa particella 18 è lunga, non è la prima volta infatti che all'asta di questo terreno non si presenta nessuno. Tante sono state anche le destinazioni di questo terreno, al centro del dibattito da oltre 10 anni. Nel lontano 2009 la giunta Marchese aveva indetto un bando per la realizzazione di un centro turistico, salutistico e del benessere, con alberghi, ristoranti, attività commerciali e strutture sportive che però aveva suscitato solo l'interesse di qualche imprenditore mai concretizzatosi. Non sono mancate nel frattempo segnalazioni che ritraevano l'area come una discarica a cielo aperto, con regolare sversamento di rifiuti da parte di incivili fino a qualche anno fa.