30 aprile ore 5 del mattino: Santa Messa e partenza pellegrinaggio in onore di San Nicola

Redazione
17/04/2018
Tradizioni
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Come da diversi anni a questa parte, molti devoti di san Nicola si metteranno in cammino per raggiungere la Basilica di San Nicola di Bari.

I “pellegrini” si ritroveranno presso la chiesa di San Nicola alle ore 5 e dopo aver partecipato alla Santa Messa celebrata da Don Beniamino Di Renzo e ottenuta la benedizione del parroco, raggiungeranno a piedi la stazione di Vasto-San Salvo.

Questo il programma della tabella di marcia:

  • ore 7:40 partenza in treno per San severo. Cammino fino a santuario Maria Santissima di Stignano
  • 1 maggio Stignano - Santuario San Matteo apostolo
  • 2 maggio San Pio Monte Sant'Angelo
  • 3 maggio Pulsano Manfredonia Margherita di Savoia
  • 4 maggio Barletta santuario Maria Santissima dello Sterpeto
  • 5 maggio Trani- Molfetta Santuario dei Martiri
  • 6 maggio Giovinazzo Santo Spirito
  • 7 maggio ore 9:09 arrivo alla tomba di San Nicola funzioni in onore del Santo
  • 8 maggio ore 5:00 arrivo Pellegrini in pullman ore 6:45; processione in parco della Statua
  • 8 maggio ore 15:00 partenza per il rientro
  • 8 maggio ore 19:00 raduno presso la chiesa della Madonna delle Grazie; accoglienza dei Pellegrini processione verso la parrocchia San Nicola; benedizione al termine del pellegrinaggio

Per chi vuole avere informazioni sul pellegrinaggio ed eventualmente partecipare al pellegrinaggio può rivolgersi ad Antonietta cellulare 348 41 61 123.

....Il valore del pellegrinaggio oltrepassa i confini delle religioni e delle ideologie per presentarsi come un fenomeno universale e senza tempo. La fatica del camminare per tendere verso una meta può essere sorgente di vera spiritualità dalla quale, in un tempo come il nostro, molti si sentono attratti e ne ricercano il senso.....

Etimologicamente peregrinus indica colui che attraversa i campi o le frontiere. In ogni caso, chi cammina verso una meta, ma capace di cogliere il senso degli eventi, farli diventare propri e comunicarli come vera esperienza di vita. Il pellegrinaggio dei nostri giorni, quindi, come esperienza di fede che si fa carico di mantenere viva la memoria. Coniugando desiderio di preghiera e curiosità intellettuale per cogliere la bellezza del creato e quella costruita dalle mani degli uomini. (Osservatore Romano)

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