1° Maggio festa del lavoro,riflessioni di un cittadino,sulle origini e sul significato.

Alessandro Dragani
01/05/2018
Attualità
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 La maggior parte di persone e soprattutto i giovani e le nuove generazioni,non conoscono l'origine ed il significato della festa del 1° maggio: "festa del lavoro".

Vorrei ricordare  alcuni fatti storici,del significato della festa del 1°maggio.

Le origini si ebbero in Australia,nel 1855 quando fu coniata la parola d'ordine :"otto ore di lavoro,otto di svago,otto per dormire.Questa proposta fu condivisa da tutto il movimento sindacale dell'epoca.

La prima riunione internazionale sindacale, si tenne a Ginevra,nel settembre 1866 e in quella assise scaturì una proposta concreta: otto ore di lavoro come limite legale all'attività lavorativa.

In seguito a questi fatti, in America si sviluppo un grande movimento di lotta e lo stato dell'Illinois nel 1866 approvò la legge delle otto ore giornaliere.

La legge entrò in vigore il 1° maggio del 1867,ma incontrò moltissime difficoltà in fase di applicazione.

La decisione definitiva venne sancita a Parigi,il 20 luglio 1889,al congresso della seconda riunione sindacale internazionale.

Il 1° maggio 1890 venne festeggiato in molti paesi ed ebbe una buona riuscita e così divenne la festa di tutti i lavoratori e le lavoratrici.

Nel nostro paese,il 1°maggio del 1919 i lavoratori festeggiarono il conseguimento dell'obiettivo delle otto ore lavorative.

Durante il fascismo la ricorrenza venne abolita,poiche' ritenuta sovversiva dal regime.

La tradizione riprese il 1° maggio 1945,quando partigiani e lavoratori,anziani militanti e giovani che non avevano ancora memoria della festa del lavoro,si ritrovarono insieme nelle piazze d'Italia in un clima di entusiasmo.

Negli ultimi anni le trasformazioni sociali e il mutamento delle abitudini hanno portato al progressivo abbandono delle tradizionali forme celebrazionali del1° maggio.

Oggi  un'unica grande manifestazione unitaria esaurisce il momento politico,con il concerto rock,che dal 1990 si tiene a Roma, dove confluiscono decine di migliaia di giovani e di cittadini.

Il 1° maggio oggi viene inteso come un giorno di riposo e di festa.

Il raggiungimento di questo grande momento di partecipazione e di gioia, è costato molto sacrificio ai lavoratori che hanno lottato e molti hanno perso anche la vita, per affermare un diritto sacrosanto:

UNA CONDIZIONE DI LAVORO "UMANO" 

 

 

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