Ampliare il sistema di videosorveglianza cittadino al fine di rendere più sicure le strade dai fenomeni predatori e di criminalità diffusa

Il comune prepara un progetto per chiedere il finanziamento

S. C.
09/05/2018
Attualità
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Ampliare il sistema di videosorveglianza cittadino al fine di rendere più sicure le strade dai fenomeni predatori e di criminalità diffusa. Scade il 30 giugno 2018 il termine per presentare la domanda di finanziamento di un nuovo impianto di videosorveglianza per potenziare l’apparato di telecamere presente in città con altri dispositivi di ultima generazione. Il comune di San Salvo sta redigendo un progetto dettagliato di circa 100 mila euro da presentare alla prefettura.

Al momento in città sono già installate 33 telecamere. “Quello della sicurezza urbana è un tema su cui mi sto muovendo da tempo”, afferma l'assessore alla sicurezza urbana Fabio Raspa, “e queste nuove risorse sono davvero importanti per rispondere a un’esigenza diffusa della nostra popolazione e aumentare il livello di sicurezza. Certo, la sicurezza nelle città non si rafforza esclusivamente con l’installazione di sistemi di videosorveglianza, ma una rete di telecamere, situate in posti strategici e in alcune aree particolarmente sensibili, può dare un contributo a una politica di azioni e di progetti complessivi finalizzati a migliorare la sicurezza in città”, continua, “Molto probabilmente, se riusciremo a ottenere i finanziamenti, le nuove telecamere saranno posizionate a San Salvo Marina, dove la videosorveglianza è completamente assente, e agli ingressi della città. Inoltre le telecamere possono consentirci di creare un servizio più tecnologico alla cittadinanza” spiega l’assessore.

Per essere ammesso al finanziamento il comune dovrà aver sottoscritto innanzitutto un patto per la sicurezza con la prefettura, che individui come obiettivo prioritario per la prevenzione e il contrasto della criminalità l'installazione di sistemi di videosorveglianza. Poi sarà necessario realizzare un progetto strategico da fare approvare preventivamente al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Il comune dovrà poi dichiarare di possedere la disponibilità delle somme necessarie per assicurare la corretta manutenzione delle tecnologie e che non si tratta di sostituzione di impianti già realizzati o precedentemente finanziati negli ultimi 5 anni. I criteri di valutazione delle domande utili per essere ammessi al beneficio spaziano dall'indice di delittuosità del luogo alla dimensione demografica. Avranno maggiore possibilità di essere ammessi al finanziamento i comuni più piccoli e con maggior pericolosità sociale. Ma anche quelli che avranno presentato progetti meglio strutturati e parzialmente finanziati con fondi propri degli stessi enti interessati. A parità di punteggio avranno poi la preferenza i comuni in dissesto, sciolti per infiltrazioni o dei territori del Mezzogiorno.

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