Incentivi auto, il nuovo Governo punta al green

23/05/2018
Attualità
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Non c’è solo l’Italia ad attendere con ansia l’esito delle contrattazioni tra Movimento Cinque Stelle e Lega, tra Luigi Di Maio e Salvini. Nell’accordo di governo tra il leader dei penta stellati e uno dei rappresentanti del centrodestra è stato infatti inserito un progetto di respiro nazionale ed interesse che sfora i confini nazionali: incentivare l’acquisto di vetture ibride o elettriche per puntare a diminuire le emissioni. Lo stato dell’inquinamento, soprattutto nei grandi centri abitati, continua ad essere preoccupanti: Torino, Napoli, Roma e Milano sono le “capitali” dello smog e a nulla sono valse le misure già attuate, comprese le ZTL e le restrizioni alla circolazione per veicoli senza la classificazione “EURO” consigliata.

Il nuovo Governo dovrà infatti cercare di rispettare quanto pattuito durante la conferenza sul clima a Parigi: l’Italia si è infatti impegnata a ridurre l’emissione di gas ad effetto serra e a contenere il preoccupante aumento medio della temperatura – pari a 2 gradi centigradi – già fatto registrare nel corso degli ultimi anni. Per ottenere questo risultato, che non è solo un atto politico ma un dovere per il rispetto della vivibilità della nazione, i tecnici a disposizione delle forze politiche hanno previsto un programma parallelo di incentivi atti a diffondere i veicoli green, come si evince dal testo pubblicato online dai partiti: «È prioritario utilizzare strumenti finanziari per favorire l’acquisto di un nuovo veicolo ibrido ed elettrico a fronte della rottamazione attraverso la vendita di un mezzo con motore endotermico o per interventi di retrofit per veicoli a combustione interna».

Nei prossimi anni sarà quindi possibile avere accesso ad una serie di incentivi importanti per cambiare la propria auto scegliendo un veicolo a basse emissioni. Per procedere in questa direzione sarà necessario anche procedere alla svalutazione auto già posseduta. Per calcolare il valore residuo che potrebbe essere aggiunto agli incentivi che il Governo ha intenzione di proporre è necessario valutare quanto riportato dai listini prezzi, aggiungendo poli valutazioni relative agli anni, ai chilometri percorsi e allo stato della carrozzeria, nonché al numero di incidenti eventualmente subiti. Di pari passo con le svalutazioni e gli incentivi proposti agli automobilisti, il Governo dovrà rafforzare sul territorio non solo la vendita di automobili a bassa emissione, ma anche la diffusione più capillare dell’infrastruttura di ricarica delle batterie attraverso le tanto chiacchierate colonnine pubbliche.

Secondo il modello proposto da Lega e Movimento Cinque Stelle si applicherà una regola comunitaria: chi inquina, paga. Perciò, secondo il documento di governo, gli incentivi scaleranno in funzione del prezzo delle auto elettriche e non solo della classe dell’automobile da “pensionare”, ma accanto ad esse si incentiveranno gli acquisti di mezzi a bassissime emissioni. In questo modo, le forze politiche che si accingono a governare l’Italia per il prossimo quinquennio contano di intercettare in maniera puntuale tutte le problematiche relative alle infrastrutture, di risolvere tutte le carenze a livello locale e nazionale con l’obiettivo di inquinare meno, di sviluppare la mobilità elettrica e di fronteggiare le richieste della comunità internazionale, che ha chiesto all’Italia uno sforzo importante per ridurre l’effetto serra.

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