In data 1 giugno scorso, forte del senso civico che coltivo da sempre, da queste stesse colonne avevo garbatamente segnalato a chiunque potesse ritenersi investito del problema, la necessità (meglio, il dovere!) di controllare il puntuale e corretto svolgimento dei servizi pubblici da parte degli aggiudicatari dei relativi appalti. Nello specifico mi riferivo alla raccolta differenziata, documentando (con foto di per sé esplicative) lo stato di degrado di intere batterie di cassonetti.
In data 7 giugno scorso ero ritornato in argomento pubblicando altre foto che dimostravano come niente fosse cambiato, salvo che in peggio (lo stato dei cassonetti si era ulteriormente deteriorato) come nuove foto dimostravano in modo inequivocabile.
13 luglio: È passato più di un altro mese e mi piacerebbe poter dire (ironizzando, e non poco) che tutto è ancora come prima. E invece no! Perché, come ben si vede dalle foto odierne, i cassonetti ormai sono ridotti a pura parvenza di contenitori: squarciati in più zone, lasciano che maleodoranti liquami diventino ignobile decoro del marciapiede di una delle più importanti arterie cittadine.
È possibile sperare in una sostituzione (ormai non più dilazionabile) di quei cassonetti?
Credo anche che sia auspicabile un’adeguata spiegazione da parte del Comune, quanto meno da parte del suo ufficio stampa (di solito assai solerte per altri generi di comunicazione).
Romolo Chiancone