L'Abruzzo proroga al 2020 la legge sul gioco, ma aumenta la ludopatia

Redazione
14/09/2018
Attualità
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La Regione Abruzzo ha prorogato al 2020 la scadenza delle autorizzazioni relative a sale giochi e slot nei locali pubblici non in linea con la legge 40 del 21 novembre 2013. E’ quanto previsto con le “Modifiche alla legge regionale 9 luglio 2016, n. 20 (Disposizioni in materia di Comunità e aree montane) e ulteriori disposizioni” che prevede infatti che ai commi 3 e 4 le parole “cinque anni” siano sostituite dalle seguenti: “sette anni”.
Le legge inizialmente prevedeva che il prossimo 21 novembre sarebbero scadute tutte le autorizzazioni relative a sale giochi e slot nei locali pubblici, con il divieto delle nuove aperture nel raggio di 300 metri dai luoghi sensibili, come scuole, chiese, impianti sportivi e strutture sanitarie. Un intervento che ha colto di sorpresa anche gli enti locali, che avevano già cominciato a inviare lettere agli esercenti per ricordare la scadenza delle autorizzazioni vigenti.

Nella classifica che misura la quota di denaro che, nelle varie province d'Italia, le persone scialano in gratta e vinci, lotterie e giochi online, sono ben tre le province abruzzesi nelle prime 10 posizioni. E due – Teramo e Pescara – occupano il secondo e terzo posto.

E’ quanto emerge da alcuni dati forniti dai Monopoli di Stato, rielaborati da Maurizio Fiasco, presidente di Alea (Associazione per lo studio del gioco d’azzardo), e divulgati qualche giorno fa (martedì 17 aprile) da Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera.

Un report dal quale emergono diverse cifre allarmanti. Anzitutto, la crescita abnorme del fenomeno, che, in dieci anni, ha visto quintuplicare le proprie dimensioni.

Nella classifica fatta in base all'importo pro capite destinato al gioco d’azzardo, nelle prime 10 posizioni ci sono ben tre province abruzzesi: Teramo e Pescarasono addirittura al secondo e terzo posto assoluti - dietro Prato (prima con 3796 euro) - con, rispettivamente, 2472 e 2429 euro. Al decimo c’è la provincia dell’Aquila con 2204. Tra la terza e la decima posizione ci sono Sondrio (2384 euro), Como (2357 euro), Fermo (2279 euro), Salerno (2252 euro), Milano (2241 euro) e Verbano-Cusio-Ossola (2221 euro). Ma la provincia dell’Aquila detiene un altro triste primato, quello del numero di slot machine per numero di abitanti.

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